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Cinque Terre sold out. Il caso dei turisti ‘prigionieri’ in stazione e l’appello della sindaca

Una comitiva di otto persone ha denunciato l’episodio, mentre la prima cittadina di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, chiede un tavolo tecnico per gestire l’enorme afflusso di turisti

Turisti a Riomaggiore

Turisti a Riomaggiore

Cinque Terre (La Spezia), 2 maggio 2025 – Persone ovunque. Per le viuzze di Manarola, Vernazza e Riomaggiore, sulle banchine delle stazioni, sui marciapiedi e nei negozi. Il lungo ponte primaverile, le belle giornate e le temperature estive hanno riacceso i riflettori sui problemi con cui le Cinque Terre sono costrette a fare i conti da tempo: il sovraffollamento di turisti.

E del resto non potrebbe essere altrimenti: le bellezze del luogo, i panorami mozzafiato e le stradine tipiche si scontrano con le difficoltà che un territorio così fragile deve fronteggiare quando troppe persone nello stesso momento decidono di visitarlo. Il risultato sono lunghe code, marciapiedi e banchine troppo affollate e, soprattutto, le criticità che caratterizzano la tratta ferroviaria con cui i turisti raggiungono le varie località delle Cinque Terre.

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Emblematico il caso di una comitiva di turisti marchigiani che ha deciso di denunciare il caso a La Nazione. Treni stracolmi, prezzi dei biglietti da capogiro e l’impossibilità di muoversi in libertà a causa dell’enorme afflusso di turisti. Quello delle Cinque Terre è un caso emblematico e i ponti primaverili del 25 aprile e 1 maggio hanno nuovamente portato le istituzioni a interrogarsi sulle possibili soluzioni.

L’appello della sindaca di Riomaggiore

La sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, ha ribadito nei giorni scorsi la necessità di definire una governance turistica condivisa a livello di destinazione, fondamentale per tutelare un’economia ormai determinante per la stessa sopravvivenza del territorio. Le presenze registrate in questi giorni, con picchi record nei fine settimana e durante le festività, hanno messo a dura prova l’intero sistema di accoglienza locale.

Le stazioni ferroviarie di Manarola e Riomaggiore sono tradizionalmente i principali punti critici. "In questi giorni sono state messe in campo tutte le forze possibili per gestire al meglio l’accoglienza, ringrazio tutti coloro che hanno collaborato". In questo contesto, la sindaca ha rinnovato con forza l’appello a un cambio di paradigma nella gestione del turismo: "Non possiamo più permetterci di affrontare il turismo come emergenza, perché il rischio reputazionale è sempre più elevato. Bisogna costruire una strategia a lungo termine, concreta e duratura, che sappia garantire la sostenibilità della presenza turistica e la qualità della vita dei residenti".

Da qui la decisione di istituire un tavolo tecnico permanente, composto da rappresentanti dei Comuni delle Cinque Terre, Parco, Regione, Ferrovie e istituzioni locali. Un organismo che abbia la competenza e la responsabilità di progettare interventi coordinati per gestione dei flussi, tutela del paesaggio, sicurezza degli spazi pubblici e valorizzazione dell’accoglienza simile a quello già sperimentato al sud da Amalfi.