SILVIA ANGELICI
Cronaca

Maxi tartufo trovato in Umbria: pesa un chilo e 400 grammi. Volerà a New York

Ad aggiudicarsi l'esemplare da record la Urbani Tartufi. " Sarà esposto al Fancy Food Show della Grande Mela"

Giammarco e Olga Urbani

Giammarco e Olga Urbani

Perugia, 23 giugno 2025 - Un incredibile tartufo nero da 1 chilo e 400 grammi. Di profumo. Di pura eccellenza umbra! È il “bottino” straordinario scoperto sabato tra i boschi di Montefalco, dove la natura ha deciso di fare un regalo eccezionale: un gigantesco esemplare di Tuber aestivum Vitt, noto ai più come tartufo nero estivo.

A trovarlo, una cucciola con il fiuto da campionessa e un cuore tanto grande: Dora, un giovane lagotto romagnolo, che ha scritto insieme al suo padrone una pagina memorabile nella storia del tartufo italiano!

Durante la delicata fase di scavo, mentre la terra veniva rimossa con cura e rispetto, centimetro dopo centimetro, è emersa la forma imponente del tartufo. Il cavatore – incredulo e visibilmente emozionato – ha capito subito che non si trattava di un ritrovamento qualunque. Stava tenendo tra le mani un tesoro. Un pezzo d’Umbria destinato a volare oltreoceano.

“Questo esemplare volerà con noi al Fancy Food Show di New York - commenta Giammarco Urbani, Ad del gruppo di aziende di famiglia, presente all’evento. Nella Grande Mela avranno l’onore di assaporare non solo un ingrediente unico, ma un frammento del nostro territorio, che continua a sorprenderci con la sua generosità”. Ad aggiudicarsi il maxi fungo è stata infatti la Urbani Tartufi, azienda  che esporta  dal 1852, portando l’Italia nel mondo.

"L’Umbria, infatti, è una delle culle italiane del tartufo – ha aggiunto Urbani - ogni anno produce circa 20 tonnellate di nero e fino a 3 tonnellate di bianco pregiato. Ma oltre ai numeri, è la passione a fare la differenza. Quella dei cavatori e della cava del tartufo, oggi riconosciuti come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco, e quella dei giovani che si stanno avvicinando con entusiasmo a quest’arte antica. Sempre più ragazzi tra i 16 e i 25 anni scelgono di sporcarsi le mani e farsi guidare dai loro amici a quattro zampe nei misteri del sottobosco, tra radici, odori e tradizione”.