MANUELA ORSINI MERANI
Cronaca

“Vita da pasticciera... domestica”. Via dall’ufficio per amore della cucina

Montignoso, la storia di Ginevra Iardella che ha lasciato il lavoro in studio per una carriera da autodidatta: “Ho raggiunto quello che volevo in 7 mesi nonostante i ’no’ ricevuti. Ai giovani dico: perseverate”

L’idea di Ginevra Iardella nasce a novembre 2024, prima ha fatto le ossa in stagioni estive e strutture alberghiere tra Marina di Massa e Forte dei Marmi

L’idea di Ginevra Iardella nasce a novembre 2024, prima ha fatto le ossa in stagioni estive e strutture alberghiere tra Marina di Massa e Forte dei Marmi

Montignoso (Massa Carrara), 3 luglio 2025 – Un tuffo nella dolcezza con Ginevra Iardella, che ha aperto a Montignoso la sua pasticceria domestica su ordinazione: ’Sweet passion’. Se il lavoro non c’è e tutti parlano di crisi globale, la determinazione di una giovane di 28 anni vuole fare la differenza. Da autodidatta ha deciso di intraprendere questa complessa professione: “Senza la mia famiglia e miei amici questa avventura non sarebbe stata possibile. Era una passione che nutrivo fin da piccola - spiega - Adesso preparo i prodotti in casa e poi li vendo al dettaglio, al privato, anche ai supermercati e ristoranti. La cucina deve rispondere a perfette condizioni igienico sanitarie, per fortuna per questo ci sono mia madre e mia nonna che mi aiutano”.

L’idea è nata a novembre del 2024, prima di allora si era fatta le ossa durante le stagioni estive lavorando in cucina per alcune strutture alberghiere tra Marina di Massa e Forte dei Marmi. Ha un percorso diverso da quello canonico di pasticcere: una laurea in scienze della comunicazione con 110 e lode e una maturità di design di interni al liceo artistico Palma di Massa.

Dopo gli studi, viene assunta in un ufficio a tempo determinato, ma viveva quella situazione alla scrivania con sofferenza: “La mia testa mi portava a questo mondo, mentre inserivo un contratto, pensavo a quanta cioccolata mi occorreva per realizzare una mousse. A quel punto ho realizzato che quello che stavo facendo non era il mio sogno”. Punto di diamante della sua professione sono le torte personalizzate, che realizza nei minimi particolari e su misura dei suoi clienti. Prevalentemente per compleanni e battesimi. Racconta che nella sua attività si distingue da altri perché cerca di conoscere tutte le preferenze in fatto di sapori, forme e colori desiderati. Si ispira per quanto riguarda il design a Damiano Carrara.

“Una volta mi hanno commissionato una torta a forma di boccale di birra. Mio nipote di 7 anni, invece che è appassionato di insetti e natura, mi aveva chiesto una torta a forma di scarafaggio, siamo scesi a un compromesso, gli ho proposto un’ape o una coccinella.” Nel suo portfolio spazia anche a biscotti glassati, in pasta di zucchero, semifreddi e altro ancora. Non mancano abbinamenti insoliti come una meringa salata al limone da proporre per chi chiede un gusto azzardato. Dolce tipico più richiesto è la torta di riso, ma anche il pan marocco, un lievitato casareccio esclusivo di Montignoso.

Consiglia questa professione a chi ha bisogno di un ambiente dinamico e ha uno spirito libero e creativo: “Ho raggiunto quello che volevo in 7 mesi nonostante i ’no’ ricevuti. Bisogna essere in regola con tutto, serviva una certificazione Haccp e seguire varie procedure come altri esercizi commerciali, l’unica differenza è che non posso somministrare cibo.Per la parte burocratica ho trovato supporti dall’ufficio Suap di Montignoso e dallo studio di ingegneria Casiello e l’architetto Giulia Altomonte, perché non era facile. A un giovane dico di perseverare e non arrendersi”. I lati negativi sono rappresentati dalla difficoltà a trovare clientela, in zona la concorrenza è forte, quindi bisogna essere bravi a competere: “Offro qualcosa di diverso con prodotti genuini e sani, ma non aggiungo un prezzo in più per la personalizzazione. Non si possono mettere prezzi esorbitanti”.