ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

La pappa chiantigiana conquista Bastianich

Il piatto di Gea Casamonti arriva in finale nel programma del noto personaggio tv "Un’emozione speciale". .

Gea Casamonti, 26 anni, titolare dell’Alimentari del Chianti insieme a Joe Bastianich in occasione del programma Foodish andato in onda lunedì su Tv8

Gea Casamonti, 26 anni, titolare dell’Alimentari del Chianti insieme a Joe Bastianich in occasione del programma Foodish andato in onda lunedì su Tv8

La sua pappa al pomodoro ha conquistato il palato di Joe Bastianich e le è valsa la finale nella sfida con altri 3 ristoranti, della puntata fiorentina del programma Foodish andato in onda lunedì su Tv8. Gea Casamonti, 26 anni, laurea in Lingue e passione per la danza, da 10 anni si è lasciata ammaliare dalla cucina e da Tavarnelle dove risiede con la famiglia, ha aperto Alimentari del Chianti di cui è titolare, una finestra chiantigiana su piazza Pitti a Firenze. Qui con mamma Laura ai fornelli e i fratelli Giole e Gionata, gestisce il locale che ha colpito l’imprenditore e personaggio tv newyorkese. Che, accompagnato da un esperto dal territorio, l’attore, comico e conduttore, Fabrizio Biggio, si è messo alla ricerca della versione definitiva, quella indimenticabile, della pappa al pomodoro. Per niente intimorita dalle telecamere, Gea, che ha anche fatto coraggio alla mamma quando è stato il suo momento di presentare il piatto, ha raccontato la sua versione della ricetta: "semplice, con la cipolla e olio buono, che produciamo noi a Tavarnelle, come ha sempre fatto mia nonna. È una pappa fatta col cuore, quello della mia mamma". Ed è stata mamma Laura a spiegare che "a finire il piatto ci va l’olio extravergine che sprigiona tutto il suo profumo col caldo della pappa". Bastianich l’ha definita golosissima, quella che si mangia nella trattorie, nelle fiaschetterie. Alimentari del Chianti è un angolo di chiantigiana. "Ritrovarsi con Bastianich e Biggio davanti alla bottega è stato emozionante e quasi surreale", commenta Casamonti. "La mia paura più grande era di non riuscire a essere me stessa e non riuscire a trasmettere quanto veramente l’Alimentare del Chianti sia casa, semplicità". Poi "dal momento in cui si sono messi a sedere dentro ’casa’ è diventato tutto normale, erano clienti con cui parlare, scherzare. E abbiamo riso tanto". Per il piatto, "non ho mai avuto paura perché è quella che la mamma fa tutti giorni: non ho mai temuto che la nostra pappa non potesse non essere buona".

Andrea Settefonti