MICHELE SCUTO
Cronaca

La sicurezza corre su due ruote. Va in scena ’Massa in moto’. Il premio agli sportivi virtuosi

La manifestazione martedì sera a Villa Cuturi. Persiani: "Un onore accogliere Agostini"

La presentazione della manifestazione ieri mattina in Comune (Foto Paola Nizza)

La presentazione della manifestazione ieri mattina in Comune (Foto Paola Nizza)

La sicurezza corre su due ruote. E lo fa con stile, passione e memoria storica. Martedì 9 luglio, alle 21, la suggestiva cornice di Villa Cuturi, affacciata sul mare di Marina di Massa, ospiterà la seconda edizione di "Massa in Moto – Il Premio", un evento che ormai si sta imponendo come appuntamento imprescindibile per gli amanti delle moto e per chi crede nel valore della sicurezza stradale. A rendere questa edizione davvero speciale saranno due ospiti d’eccezione, nomi che non hanno bisogno di presentazioni nel mondo del motociclismo: Giacomo Agostini, leggenda vivente con 15 titoli mondiali all’attivo, e Nico Cereghini, giornalista, opinionista, volto amato della TV e voce autorevole da decenni per il mondo delle due ruote. Due protagonisti che non solo hanno fatto la storia, ma che da anni lavorano per migliorare il futuro della moto, puntando dritti al cuore del problema: la sicurezza.

L’iniziativa, promossa dal Comune in collaborazione con lo storico Moto Club Massa, non è solo una celebrazione del motociclismo, ma un evento culturale e sociale, nato con l’obiettivo di premiare chi, nel mondo delle due ruote, ha saputo coniugare innovazione, responsabilità e impegno per la salvaguardia della vita. Come ha sottolineato il sindaco Francesco Persiani, "accogliere una leggenda come Agostini è un grande onore per la nostra città. Questo evento unisce sport, storia e sensibilità sociale: valori fondamentali per la nostra comunità". Il tema centrale della serata sarà la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per la sicurezza nel motociclismo, sia sportivo che amatoriale. Un campo in continua evoluzione, che oggi vede protagonisti non solo i grandi marchi, ma anche aziende innovative che stanno cambiando il modo di pensare la sicurezza.

Tra queste, verrà premiata Dainese D-air Lab, un ramo dell’iconica azienda vicentina che ha fatto della sicurezza la propria missione, sin dagli anni in cui collaborava proprio con Agostini. D-air Lab porterà a Massa una dimostrazione dal vivo del proprio sistema airbag intelligente, un gilet dotato di sensori capaci di rilevare una caduta e attivare l’airbag in tempo reale, proteggendo il busto e la schiena. Una tecnologia nata sulle piste, ma oggi applicata anche alla vita quotidiana, dal lavoro alla mobilità urbana, fino all’assistenza alle persone con disabilità.

Una catena come simbolo del premio – letteralmente e metaforicamente – accompagnerà l’edizione 2025: un oggetto che parla di movimento, connessione, trasmissione di valori da un campione all’altro, da una generazione all’altra. Non è un caso che, proprio attorno a questa simbologia, si stia costruendo l’identità del premio: un riconoscimento che punta a diventare nel tempo un riferimento per la cultura della sicurezza. Non mancheranno i momenti emozionanti, come la consegna del casco d’epoca, rielaborato come omaggio a Giacomo Agostini. Un pezzo unico, che unisce la tradizione con la voglia di futuro, così come fa tutta l’iniziativa "Massa in Moto". Ad arricchire la serata sarà la presenza delle autorità civili, militari e sportive, oltre al coinvolgimento del tessuto imprenditoriale locale, con il patrocinio del Comune di Massa e il sostegno di sponsor come Fonteviva, Cermec, Erro.

A sottolineare la visione che anima l’iniziativa è anche Giuseppe Aldovardi, presidente del Moto Club Massa e tra i promotori del premio: "Non volevamo creare un semplice riconoscimento, ma dare vita a un progetto che lasciasse un segno. Massa in Moto è un’occasione per trasmettere una cultura diversa, in cui la moto è sinonimo di passione e libertà, ma anche di consapevolezza e rispetto. Portare esempi concreti di innovazione e invitare grandi protagonisti come Agostini significa dare forza a questo messaggio."

Michele Scuto