Firenze, 11 giugno 2025 – Dalla Calabria alla Toscana, con l’obiettivo di portare un Mulinum in tutta Italia. E’ la storia di Stefano Caccavari, giovane imprenditore calabrese che da una piccola realtà di provincia è riuscito a creare l’impresa agricola più seguita sui social in Italia, una start-up che dalla materia prima, il grano, porta al prodotto finito, il pane.
Originario di San Floro, poco più di 600 abitanti in provincia di Catanzaro, ha raccontato la sua storia ad AgroFutura durante un panel moderato dalla giornalista Teresa Scarcella. L’avventura di Mulinum ha origine alla fine del 2014, quando l’area di San Floro viene scelta per ospitare una discarica di rifiuti speciali pericolosi. Da lì parte una grande mobilitazione popolare e grazie agli avvocati di Legambiente, gli abitanti scoprono un vizio di forma nell’assegnazione dei terreni che si rifà ad una legge del 1912 sull’uso civico del territorio, che è considerato diritto inviolabile. Il progetto salta e nasce Orto di famiglia, una comunità che aveva un orto in affitto, coltivato da Caccavari e suo zio. Da lì nasce un campo di grano, poi il primo pane, i primi clienti e la creazione di Mulinum grazie ad un crowfunding che ha successo online.
L’arrivo in Toscana arriva grazie ad un’azienda agricola di Siena, incuriosita dal progetto Mulinum e disposta ad esportarlo anche in Toscana. “Abbiamo una grande comunità di consumatori online, siamo i più seguiti sui social come azienda agricola. Il grano diventa farina – dice Caccavari – poi prodotti da forno. Il prossimo passo sarà la Puglia”.
Ma c’è un problema “In Italia sette panifici su dieci sono gestiti da ultrasessantenni. Il mestiere del fornaio sta diventando raro come un calzolaio, ho tre posizioni aperte e non trovo nessuno. E pensate che da noi il pane si fa di giorno e non di notte”.
La soluzione per l’agricoltura del futuro
"Dopo la pandemia c’è l’idea che il tempo libero valga più del lavoro. O diamo di nuovo dignità economica e importanza sociale al lavoro dell’agricoltore, o sempre meno persone lavoreranno nei campi. Un’azienda agricola produce cibo, ma io sono convinto che in futuro dovrà produrre anche energia elettrica. Il segreto? Creare un brand che si differenzi con gli altri e inizi a produrre energia. Ma se mi chiedi qual è la mia difficoltà più grande – dice Caccavari – ti rispondo che è la difficoltà nel recuperare i talenti e dare loro una strada”