Elettra Gullè
Agrofutura

AgroFutura, Saccardi: “Cambiamenti climatici la prima sfida da affrontare”

“Tra innovazione e identità, la Toscana guida il futuro dell’agricoltura” dice Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare

AgroFutura, Saccardi: “Cambiamenti climatici la prima sfida da affrontare”

Firenze, 10 giugno 2025 - “Tra innovazione e identità, la Toscana guida il futuro dell’agricoltura”. Non ha dubbi Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, che abbiamo incontrato in occasione dell’evento AgroFutura.

Vicepresidente Saccardi, quali sono oggi le principali sfide per l’agricoltura toscana?

“Sicuramente la prima è quella dei cambiamenti climatici. Siamo davanti a una trasformazione che impone all’agricoltura di essere rispettosa dell’ambiente ma anche capace di adattarsi, di riorganizzarsi. Servono investimenti su nuove tecnologie, sul trasferimento di competenze e su innovazione. Ma senza mai perdere la nostra identità: la qualità dell’agricoltura toscana, dei nostri prodotti Dop e delle filiere corte è un patrimonio da difendere e valorizzare. Su questo stiamo facendo un lavoro importante”.

Quali risultati avete raggiunto negli ultimi anni?

“Siamo la prima regione in Italia per l’agricoltura biologica. Il bando giovani che abbiamo promosso ha avuto un successo straordinario, segno che abbiamo risvegliato un’attenzione nuova verso il tema dell’agricoltura. Anche i bandi per l’innovazione hanno ricevuto un riscontro fortissimo, non solo dalle imprese ma anche dal mondo universitario. È un segnale importante: vuol dire che il nostro territorio è pronto a mettersi in gioco sulla ricerca, sull’innovazione, e che i giovani, in particolare, sono più inclini ad accogliere il cambiamento. Dopo il Covid, in tanti hanno riscoperto la bellezza e il valore di vivere in contesti meno urbanizzati, e anche il bando sulla residenzialità in montagna ha registrato un enorme successo”.

Un capitolo delicato è quello dei dazi, soprattutto con riferimento al mercato statunitense.

“I dazi sono una grande preoccupazione per le nostre imprese. Il mercato americano è fondamentale, soprattutto per due settori chiave come il vino e l’olio. E non solo per i prodotti di fascia alta: anche le produzioni con costi più contenuti rischiano di essere penalizzate. Per questo abbiamo stanziato 11 milioni e 600 mila euro in un bando specifico, volto a sostenere la promozione dei nostri prodotti verso i mercati extra europei. Dobbiamo diversificare: gli Stati Uniti restano un mercato imprescindibile, ma oggi dobbiamo guardare con forza a nuovi sbocchi, come l’Oriente, il Giappone, l’Indocina, il Vietnam”.

Che ruolo potrà avere l’agricoltura nella Toscana di domani?

“Un ruolo centrale, anche in termini di attrattività e di nuove professionalità. L’agricoltura del futuro sarà tecnologica, sostenibile, intelligente. E sarà anche sempre più giovane. In Toscana stiamo costruendo le condizioni perché questo futuro sia possibile, e perché possa nascere proprio qui”.