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Come leggere davvero il meteo, l’incontro ad Agrofutura

Meteomania, l'appuntamento nella seconda giornata di Agrofutura con due esperti: Gaetano Genovese, meteorologo di 3BMeteo, e Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio LaMMA

Come leggere davvero il meteo, l’incontro ad Agrofutura

Firenze, 11 giugno 2025 - Capita di aprire l’app meteo, vedere il simbolo del sole e uscire tranquilli… salvo poi trovarsi sotto l’acqua. Ma non è colpa del meteo: è colpa nostra, che leggiamo le previsioni nel modo sbagliato. Si è parlato anche di questo durante l’incontroMeteomanianell’ambito della seconda giornata di Agrofutura, con due esperti d’eccezione: Gaetano Genovese, meteorologo di 3BMeteo, e Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio LaMMA.

Gli errori più comuni: troppa fretta e poca visione d’insieme

“Il primo errore – spiegano gli esperti – è guardare solo la previsione geolocalizzata, limitandosi al punto esatto in cui ci si trova”. Ma il tempo atmosferico non è statico, si muove, cambia, evolve. “Magari su Firenze è indicato il simbolo del sole, ma tutto intorno ci sono nuvole e piovaschi. Questo ci deve indicare che dobbiamo aspettarci una certa variabilità”, spiega Gozzini.

E poi c’è il simbolo, quello che molti interpretano come verdetto assoluto. Sole, nuvola, pioggia. “Ma il simbolo – sottolinea Genovese – è solo una sintesi. È fondamentale leggere anche il testo che lo accompagna, che racconta l’evoluzione, i margini di incertezza, le variazioni possibili nel corso della giornata”.

Una volta, ricorda Gozzini, Bernacca aveva 5 minuti in Tv per spiegare cosa stava accadendo in cielo. Oggi alle app di meteo vengono mediamente dedicati 50 secondi. Ma questo porta spesso a interpretazioni errate.

Il secondo giorno di Agrofutura: panel, incontri e visite (Foto Giuseppe Cabras / NewPressPhoto)

Pioggia al 70%… cosa significa davvero?

Una delle incomprensioni più frequenti riguarda la percentuale di pioggia. Quando leggiamo “70% di pioggia su Firenze”, alcuni pensano in modo decisamente fantasioso che pioverà per il 70% della giornata. Ovviamente, invece, la previsione ci dice che abbiamo un’alta probabilità che scenda la pioggia sul capoluogo toscano. “Durante i vari sondaggi che abbiamo fatto, c’è anche chi, a tal proposito, ci ha risposto che quella percentuale significa che ‘il 70% dei meteorologi prevede pioggia’ e il restante no”. Tesi bizzarre che fanno sorridere.

Quanto possiamo fidarci delle previsioni?

Le previsioni sono affidabili, in media, fino a 48 ore, massimo 72. Oltre questo limite, l’incertezza cresce, specialmente in caso di instabilità atmosferica. “Due elementi rendono più difficile prevedere con precisione in Italia: i temporali e la quota neve”, dice Genovese.

Che estate ci aspetta?

“Il trend è chiaro: le estati sono sempre più calde”, afferma Gozzini. Anche quest’anno le previsioni stagionali parlano di ondate di calore alternate a fasi instabili, con possibili temporali anche forti. “Non ci possiamo aspettare un’estate fresca, ormai è una realtà consolidata”.

Educare alla meteorologia: scuole, Rsa e cittadinanza attiva

Sia LaMMA che 3BMeteo investono molto nella divulgazione scientifica. Il consorzio toscano incontra ogni anno oltre 800 studenti da tutta la regione, coinvolgendoli in esperimenti e laboratori. Ai più grandi viene anche proposto il gioco del “previsore per un giorno”.

Anche 3BMeteo porta la meteorologia nelle scuole di ogni ordine e grado, e perfino nelle RSA: “Facciamo conoscere gli strumenti e spieghiamo come si costruisce una previsione. Vogliamo formare le giovani generazioni ma ci dedichiamo anche gli anziani”, dice Genovese.

Un auspicio? Inserire la meteorologia in modo più strutturale nei programmi scolastici, e non trattarla un po’ marginalmente come avviene perlopiù adesso. “È un tema centrale nella vita di tutti i giorni, ha a che fare con sicurezza, ambiente, clima e scelte personali. L’interesse tra i giovani è alto, ma serve più informazione. Non sarebbe male dunque affrontare il tema tra i banchi”, concludono i due esperti