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Famiglie in cammino. L’emozione dei senesi per la prima volta con Papa Leone

Duecento pellegrini, giovani coppie, adulti con bambini e adolescenti sono stati protagonisti di questo Giubileo speciale a Roma. La condivisione del cammino di fede con il cardinale Lojudice

Papa Leone XIV

Papa Leone XIV

Siena, 2 giugno 2025 – Giubileo delle famiglie: da Siena e Montepulciano a Roma, un cammino di fede, speranza e unità. Domenica primo giugno, la città eterna si è fatta ancora una volta cuore pulsante della cristianità, accogliendo migliaia di pellegrini per il Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani. Tra questi, duecento fedeli provenienti dalle diocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza hanno vissuto una giornata intensa, di spiritualità e comunione, testimoniando il volto più autentico e solidale della Chiesa: quello familiare. Il pellegrinaggio, nato dal desiderio di vivere in pienezza l’esperienza giubilare, si è trasformato in una vera celebrazione della vita quotidiana, fatta di relazioni, affetti, generazioni che si incontrano e si sostengono.

Famiglie senesi dal Papa
Famiglie senesi dal Papa

Un momento in cui la fede si è intrecciata con la speranza e l’unità, irradiando un messaggio forte e chiaro: il futuro si costruisce insieme, nella concretezza dell’amore familiare. Nel corso della celebrazione, Papa Leone XIV ha parlato con parole profonde e toccanti, che hanno trovato eco nei cuori dei presenti. “Sono le famiglie a generare il futuro dei popoli – ha affermato con forza – perché possono essere segno di pace per tutti, nella società e nel mondo”. Un’affermazione che sintetizza l’essenza del Giubileo: riportare al centro il valore insostituibile della famiglia, come luogo di accoglienza, dialogo e speranza. Il Papa ha inoltre messo in guardia contro una falsa concezione di libertà, che talvolta, invece di generare vita, tende a sopprimerla.

“L’umanità viene tradita – ha detto – ogni volta che si invoca la libertà non per donare la vita, bensì per toglierla, non per soccorrere, ma per offendere”. Parole dure, ma necessarie, in un mondo spesso segnato da egoismi e individualismi che minano il tessuto sociale. L’unione universale invocata dal Pontefice è quindi un richiamo non solo alla fraternità tra i popoli, ma anche all’alleanza tra le generazioni, tra bambini e anziani, tra genitori e figli.