
Un’esperienza intensa, arricchita dall’incontro con altri pellegrini da tutto il mondo, che renderà ancora più forte il legame tra le comunità locali e la Chiesa di Roma
Un cammino di fede e comunione, segnato dalla gioia dell’incontro e dalla forza della preghiera: è questo lo spirito con cui la Diocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza partecipa al Giubileo delle Famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani, che si terrà a Roma oggi e domani. Un evento di grande rilevanza spirituale e simbolica, che vedrà una duecento fedeli, guidata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, mettersi in cammino verso la Capitale per vivere insieme questo momento di grazia. È un pellegrinaggio speciale, carico di significati: sarà infatti la prima volta che le due diocesi unite potranno essere fisicamente presenti a Roma in comunione con il nuovo Pontefice, Papa Leone XIV. La partenza è fissata per stamani all’alba, con l’arrivo a Roma previsto in tempo per prendere parte alle catechesi proposte lungo il percorso giubilare. Il cardinale celebra la messa stamani alle 10 alla Basilica di Sant’Antonio in Laterano. Alle 18.30, in Piazza San Giovanni in Laterano, si terrà la "Festa della Famiglia", uno dei momenti centrali del Giubileo, che culminerà con il concerto dei The Sun. La serata proseguirà con la veglia di preghiera e la recita del rosario, in chiusura del mese mariano. La domenica mattina alle 10.30 in Piazza San Pietro, la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Santo Padre Leone XIV.
In perfetta sintonia con il carisma agostiniano del nuovo Pontefice, il Giubileo delle Famiglie sarà anche un’occasione per riscoprire il valore della vita familiare alla luce degli insegnamenti di Sant’Agostino, che nella famiglia vedeva una vera "scuola d’amore". Questo pellegrinaggio rappresenta un segno tangibile della vitalità delle comunità toscane, capaci di mettersi in cammino insieme, giovani e anziani, famiglie intere, per testimoniare la bellezza della fede vissuta in comunione. Un’esperienza intensa, arricchita dall’incontro con altri pellegrini da tutto il mondo, che renderà ancora più forte il legame tra le comunità locali e la Chiesa di Roma, in un anno giubilare che vuole essere segno di rinascita, ascolto e unità. Il popolo delle diocesi si appresta così a vivere delle giornate che resteranno nella memoria e nel cuore di molti, con la speranza che da Roma possano tornare a casa non solo con immagini e parole, ma con uno slancio nuovo.
Lodovico Andreucci