
Lisa Valiani assessora allo sviluppo economico
Comune e tessuto imprenditoriale. Il dialogo con i vari soggetti del territorio, da parte dell’amministrazione poggibonsese, prevede anche una serie di incontri con il mondo produttivo. A confrontarsi con i diversi settori è l’assessora Lisa Valiani, deleghe allo sviluppo economico, alle pari opportunità, all’innovazione, nella giunta Cenni.
Un lavoro che procede in che modo, assessora? "Attraverso contatti continui con aziende, commercianti, associazioni. Poggibonsi è terra di lavoratori: occorre valorizzare il più possibile competenze ed eccellenze, continuando a innovare. Il periodo storico non è semplice. Siamo chiamati ad affrontare scenari complessi e mutevoli che impattano sull’occupazione e sul potere di acquisto per le famiglie".
Con quali strumenti l’amministrazione comunale porta avanti il proprio impegno in tale direzione? "Abbiamo costituito il tavolo per il Patto per lo sviluppo con associazioni di categoria del commercio, artigianato, agricoltura, imprese, organizzazioni sindacali, Università di Siena, società di consulenza. Un gruppo di lavoro che si è riunito tre volte in vista di una quarta. Obiettivo, creare i presupposti e costruire azioni per la qualità del lavoro, il reperimento di manodopera, la mobilità. Una crescita sostenibile in grado di coniugare le esigenze economiche, sociali, ambientali".
Quali le criticità? "Sono tante e diverse e cerchiamo di affrontarle in sinergia. Mi soffermo su una, che riguarda il futuro ed è traversale: il passaggio generazionale, ovvero la difficoltà dei giovani di avvicinarsi a un determinato tipo di percorso, raccogliendo il testimone dalle precedenti generazioni. Un argomento proprio di ogni latitudine. Servono passione e competenze, ingredienti fondamentali al giorno di oggi".
Capitolo commercio. "E’ attivo un gruppo di lavoro specifico che si riunisce costantemente. Per il centro storico abbiamo da poco illustrato il progetto ‘Riempire i vuoti’, una riqualificazione anche attraverso le riaperture temporanee di fondi sfitti e le memorie delle botteghe storiche. Le interlocuzioni per valorizzare il settore interessano il territorio a 360 gradi, dai negozi della zona di via Redipuglia, a Staggia Senese e Bellavista".
Quando si parla di impresa, in Valdelsa, viene in mente il camper… "Comparto trainante. Ma non dimentichiamo le fonderie, l’enologia e tutti i settori dalla forte tradizione qui di noi, che hanno sedimentato competenze significative, identitarie. Le iniziative per i cento anni dalla nascita di Giulio Gambelli si collegano al nostro essere città del vino, in un contesto che valorizza l’indotto".
Paolo Bartalini