
L’ingresso alla messa nella basilica di Sant’Antonio in Laterano con i fedeli giunti da Siena e il cardinale Augusto Paolo Lojudice
Giubileo delle famiglie: in duecento da Siena e Montepulciano a Roma con il cardinale Lojudice. Un pellegrinaggio di fede, speranza e unità familiare ha animato la giornata di ieri a Roma, dove i duecento fedeli provenienti dalle diocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza si sono riuniti per celebrare il Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani.
Guidati dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, i pellegrini hanno iniziato la giornata con la Santa messa nella basilica di Sant’Antonio in Laterano, in via Merulana. Durante l’omelia, il cardinale ha offerto una riflessione intensa e toccante sul valore della santità e sul senso profondo del Giubileo.
"I santi li pensiamo lontani, invece sono vicini a noi – ha detto il Cardinale –. A tutte le mamme che hanno sperimentato l’affidamento al Signore: quello che succede e quello che sarà, è affidamento a Dio. Anche tanti errori e sbagli. Il Giubileo serve ad accorgerci che anche gli sbagli più grandi possono essere perdonati". Le parole di Lojudice hanno toccato anche temi attuali, richiamando l’importanza della fede vissuta nella quotidianità: "La forza della fede l’abbiamo vista nei giorni del conclave e nei giorni del funerale di Papa Francesco. Vediamo che c’è una fede, ma non dobbiamo disperderla".
"Dobbiamo prendere esempio dalla Vergine, dal suo essere madre. Il Giubileo è un’occasione di speranza". Dopo la Messa, il pellegrinaggio è proseguito verso la basilica di Santa Maria Maggiore (luogo che custodisce il presepe del colligiano Arnolfo di Cambio), dove i partecipanti hanno attraversato la Porta santa, compiendo un gesto di forte valore simbolico e spirituale, segno del cammino penitenziale e della ricerca di rinnovamento interiore.
Qui hanno pregato sulla tomba di Papa Francesco, un momento di grande raccoglimento e commozione per molti fedeli. La giornata si è conclusa con la partecipazione alla Festa della famiglia, alle 18:30, dove l’atmosfera di gioia e comunione ha coinvolto grandi e piccoli, in un clima di condivisione che ha ben rappresentato il cuore del Giubileo. Questo pellegrinaggio ha mostrato come le radici della fede siano ancora forti e vive nelle famiglie, nei bambini, nei nonni e negli anziani: un segno potente che, anche oggi, è possibile vivere il Vangelo nella concretezza dell’amore familiare e del perdono.