OLGA MUGNAINI
Cronaca

Sammezzano riparte, il futuro adesso è possibile: “Area museo e parco storico saranno aperti al pubblico”

La proprietaria Ginevra Moretti: “Piano globale di restauro per rendere sostenibile il progetto”. Una parte del complesso ospiterà una struttura ricettiva. Investimento fra gli 80 ed i 100 milioni

Sammezzano riparte, il futuro adesso è possibile: “Area museo e parco storico saranno aperti al pubblico”

Firenze, 17 luglio 2025 – Tre fasci luminosi a disegnare nella notte la bandiera italiana hanno ’avvisato’ la famiglia Moretti che il Castello di Sammezzano era davvero di loro proprietà.

Le luci sull’immobile sono state un’idea e una sorpresa della ditta che da tempo svolge le funzioni di sorveglianza all’intero complesso. Un modo per far sapere che il countdown era terminato, che il tempo per esercitare l’eventuale prelazione da parte dello Stato sull’edificio storico era scaduto.

Ginevra Moretti e il marito Maximilian Fane nel castello (foto Alessandro Moggi)
Ginevra Moretti e il marito Maximilian Fane nel castello (foto Alessandro Moggi)

Ora si può festeggiare. La più felice è lei, Ginevra Moretti, amministratore della Smz srl, società che ha acquistato Sammezzano. Altrettanto entusiasta è il marito, Maximilian Fane, che porta in dote l’esperienza della sua famiglia, leader in Inghilterra nella gestione di parchi e giardini, compresi quelli della Corona Britannica.

“In questo momento molto bello avrei voluto essere più presente, però mi trovo felicemente ad affrontare gli ultimi giorni della mia prima gravidanza”, racconta Ginevra Moretti, in attesa di una bambina destinata a crescere a Sammezzano.

“Io, mio marito Maximilian e la mia famiglia ci sentiamo fortemente responsabilizzati dal mancato esercizio della prelazione da parte dello Stato – prosegue –. Si tratta per noi di un onore e un onere, a cui si accompagna la profusione di tutto il nostro impegno in un’iniziativa che per noi va oltre quella meramente privata”.

Nonostante il pancione, Ginevra continua a lavorare sulla sua nuova proprietà. E anche ieri era ad Arezzo per le ultime pratiche notarili.

Nel frattempo ha avviato una proficua interlocuzione con la Sovrintendenza e con il Comune di Reggello, mossi dall’obiettivo primario della messa in sicurezza di un oggetto tanto unico quanto fragile, che per tanti anni ha rischiato di scomparire. “Vogliamo ringraziare di cuore tutte le persone che a vario titolo ci sono state vicine e ci hanno aiutato e supportato in un percorso che è risultato molto complicato e lungo, oltreché per nulla scontato nel suo esito finale – conclude Ginevra – Con l’occasione, rinnoviamo la nostra determinazione nel mettere tutte le nostre forze per arrivare il prima possibile a rendere fruibile al pubblico il piano monumentale del castello e il parco storico. Stiamo lavorando per predisporre un piano globale di restauro e di ricollocamento di tutti gli spazi della proprietà, con l’obiettivo di trovare una configurazione volta a rendere sostenibile il mantenimento dell’area museale e del parco storico a beneficio di tutti i visitatori. Ancora grazie a tutte le persone che hanno creduto e continuano a credere nella rinascita di Sammezzano”.

Una rinascita che avrà bisogno di un investimento fra gli 80 e i 100 milioni di euro e di un progetto industriale che renda sostenibile l’impresa da un punto di vista economico. Per questo è prevista fin da ora una parte del castello da destinare ad attività ricettiva. Ferma restando la volontà di mantenere Sammezzano un “museo“, un luogo di bellezza da riaprire e da restituire al pubblico.

E poi c’è il parco monumentale di 12 ettari, con piante esotiche e alberi secolari, creato da esperti botanici nella seconda metà dell’Ottocento, che diventerà meta di visitatori e amanti dei giardini.