TERESA SCARCELLA
Cronaca

Emergenza blatte a Firenze. Ristoratori angosciati: “Bisogna intervenire”

Con il caldo proliferano e infestano strade, case, negozi e locali. Alia-Plures: “Già fatti 138 interventi quest’anno, altri sono in programma”

Il centro infestato dalle blatte (foto Marco Mori /New Press Photo)

Il centro infestato dalle blatte (foto Marco Mori /New Press Photo)

Firenze, 21 luglio 2025 – Fritte saranno anche buone - come ci insegna la cucina orientale - ma trovarsele dentro casa o sotto al tavolo del ristorante è tutt’altro che piacevole. Non viene l’acquolina in bocca nel vederle uscire in massa dai tombini o risalire gli scarichi. E se fino a qualche anno fa non eravamo abituati, con le sempre più alte temperature e la sempre meno pioggia, oggi dobbiamo condividere le strade con questi insetti. Non solo a Firenze, ovvio. La questione non è estetica - certo non si addice ad una città dalle movenze raffinate - ma di salute. Contaminazione di cibi e bevande è il minimo che possono provocare all’interno dei ristoranti.

“È un problema molto serio, che ormai si ripresenta ogni anno con l’arrivo della stagione estiva e ci angoscia – fa notare Aldo Cursano, presidente di Confcommercio – un’invasione che noi subiamo e contro cui ogni azione si rivela vana. Questi insetti escono dalla rete fognaria e si infilano ovunque. Per i ristoranti, questo rappresenta un vero e proprio ostacolo al lavoro: alimenti e prodotti contaminati, quindi da buttare. E anche un’incombenza a livello economico, non solo per il rischio delle sanzioni e delle chiusure per questioni di igiene, ma anche per le precauzioni che siamo costretti a prendere”.

Se in un locale vengono trovate blatte e scarafaggi, le serrande si abbassano per qualche giorno. E così via di trappole, gel e intrugli appositi, alle disinfestazioni. Circa 200, 250 euro a bonifica, di media. Il prezzo cambia ovviamente in base all’estensione del perimetro da risanare. “Le cifre triplicano se si considera che, per sperare in un risultato, la disinfestazione va ripetuta almeno tre volte in un mese e mezzo - continua Cursano - e la maggior parte delle volte, queste azioni vengono puntualmente vanificate. Perché senza un intervento più ampio, senza un’azione coordinata tra pubblico e privato, senza una bonifica delle stesse fognature, loro ritornano. E siamo punto e accapo. Serve una condivisione di responsabilità, non possiamo pagare i danni di un’incuria esterna”. E chiama alla responsabilità anche Dimitrij Palagi (Sinistra progetto comune) con un’interrogazione presentata in consiglio.

Le azioni nel concreto competono ad Alia Plures, dietro impulso degli stessi cittadini o del Comune. L’azienda, nel riconoscere un’effettiva proliferazione delle blatte in città in seguito alle temperature sopra la media, fa sapere di aver effettuato quest’anno 138 interventi, per la maggior parte da quando è arrivato il caldo, su fognature e caditoie. I trattamenti prevedono l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale e seguono una mappatura aggiornata sulle segnalazioni.

Nei prossimi giorni, inoltre, di concerto con Palazzo Vecchio sarà avviato un nuovo ciclo di monitoraggi nelle zone più critiche, con contatti diretti ai residenti per promuovere buone pratiche di prevenzione, come: chiudere bene gli alimenti, pulire a fondo gli ambienti, ridurre l’umidità e sigillare fessure e scarichi. Alia, infatti, ricorda che la sua capacità d’azione finisce laddove inizia la proprietà privata. In quel caso subentra il buon senso e la buona volontà dei diretti interessati, ai quali gli esperti possono fornire indicazioni, supporto tecnico e materiale informativo per favorire una corretta gestione anche in ambiti condominiali e commerciali.