
La Panda che si è scontrata con Petti
Calenzano (Firenze), 21 luglio 2025 – Ancora sangue sulla Sp8, la direttrice Barberinese, teatro nuovamente di un incidente mortale. L’ennesimo di una serie purtroppo molto lunga e tragica. In un incidente avvenuto ieri pomeriggio poco prima delle 17, in località Pontenuovo, ha perso infatti la vita un poliziotto di 59 anni, Matteo Petti, mentre la compagna e collega 56enne, che era con lui in sella alla moto con la quale stavano viaggiando, è in gravissime condizioni. Trasportata al pronto soccorso di Careggi, adesso è in prognosi riservata.
Sulla Barberinese sono arrivate diverse ambulanze, tra cui quella della Misericordia di Calenzano, e anche l’elisoccorso Pegaso. Lo scontro, un frontale, si è verificato tra la moto sulla quale viaggiavano Petti e la compagna e un’auto, una Panda guidata da un uomo del 1983 che, per cause in corso di accertamento, avrebbero impattato violentemente.
Il conducente della vettura, che non ha riportato ferite, è risultato positivo all’alcoltest (con 0.87). Successivamente, all’ospedale di Prato, è stato sottoposto ai tossicologici, i cui esiti non sono ancora noti. L’uomo è stata denunciato per guida in stato di ebbrezza e come atto dovuto sarà indagato per omicidio stradale.
Quanto alla dinamica, dai primi accertamenti la Panda avrebbe tentato un sorpasso in curva, in discesa, allargandosi verso l’altra corsia. Stando sempre ad una prima ricostruzione la motocicletta della coppia saliva in direzione nord, verso le Croci di Calenzano, mentre l’utilitaria scendeva verso il centro quando è avvenuto il tremendo impatto che non ha lasciato scampo a Petti, poliziotto dell’ufficio immigrazione della Questura di Firenze, e ha ridotto in condizioni gravissime la convivente, anche lei una collega della questura.
Petti, residente a Campi Bisenzio, era il padre della vicesindaca di Campi Bisenzio Federica Petti e la notizia della morte del poliziotto, che si è rapidamente propagata, ha provocato un grandissimo dolore anche nella comunità campigiana, incredula di fronte alla tragedia che ha toccato così duramente la giovane amministratrice e il fratello.
Sul luogo dello scontro sono intervenuti i carabinieri del Comando di Calenzano ed Aliquota Radiomobile della Compagnia di Signa che si sono occupati dei rilievi e dovranno appurare l’esatta dinamica del sinistro mortale, mentre la polizia municipale era presente per un supporto, non avendo il servizio nei giorni festivi.
Anche il questore di Firenze, Fausto Lamparelli si è recato a Pontenuovo una volta saputo dell’incidente per vedere da vicino cosa era successo a Petti e alla collega e per portare la propria solidarietà per la morte di un collega. Per consentire le operazioni di soccorso e tutti gli accertamenti la strada provinciale 8 è stata chiusa in direzione nord a partire dalla rotonda nord della circonvallazione di Carraia, fino al termine di tutti i rilievi. In particolare le auto in arrivo sono state fatte tornare indietro con ripercussioni sulla viabilità. Sulla Barberinese si sono formate code.
Il tratto in cui si è verificato il mortale di ieri, con una curva particolarmente a rischio, è tristemente noto per essere stato teatro, in passato, di incidenti gravissimi tanto che per la sua messa in sicurezza si era provveduto anche ad una modifica della stessa curva, che era stata ‘addolcita’, e della sede stradale.
A fine maggio, esattamente nello stesso tratto, si era verificato un incidente molto grave, anche in questo caso un frontale fra un mezzo a due ruote e un autocarro, che aveva ridotto in condizioni disperate il conducente dello scooter.
Uno stillicidio che, da tempo, sta portando proteste anche di chi abita in zona con richieste, a più riprese, di interventi in grado di rendere la situazione meno pericolosa: ad esempio è stata richiesta l’installazione di dossi per cercare di limitare la velocità. Richieste portate anche, negli anni, al Comune di Calenzano ma, in realtà, la competenza sulla battutissima direttrice è della Città Metropolitana di Firenze.
Il sabato e la domenica, in particolare, sulla Barberinese e le sue curve è molto alta la presenza di motociclisti, spesso anche in gruppo, e non a caso diversi sinistri, anche molto gravi, si sono verificati proprio nel fine settimana. Ieri l’ennesimo caso costato la vita a Matteo Petti.