
Il concordato preventivo biennale consente di evitare ulteriori accertamenti “Rottamazione quater“: così l’estinzione dei debiti fiscali a condizioni vantaggiose.
Il rapporto tra contribuente e Fisco è da sempre complesso, spesso segnato da incomprensioni, contestazioni e contenziosi. Per prevenire o risolvere queste situazioni, l’ordinamento mette a disposizione strumenti che consentono di gestire le controversie fiscali in modo più rapido e, in alcuni casi, di chiudere definitivamente i conti con l’erario. Uno di questi è il concordato preventivo biennale, ovvero un ‘accordo’ con il Fisco che permette, per un biennio, di pagare le tasse non in base agli effettivi guadagni, bensì sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate, favorendo così l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.
"Per aderire – spiega il commercialista Claudio Miceli - i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni devono presentare in via telematica il Modello Cpb 2025/2026. Dal 2025 non possono più aderire i forfettari". I contribuenti possono aderire al concordato entro il 30 settembre di ogni anno. "Per ottenere l’ammissione a questo strumento – fa presente il dottor Miceli – occorre rispettare un criterio fondamentale, ovvero non avere debiti tributari, o, nel caso in cui se ne abbiano, devono essere estinti quelli superiori a 5mila euro, relativi ai tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate, comprensivi di interessi e sanzioni". I debiti inclusi in sospensione o rateazione non rientrano nel limite dei 5mila euro fino alla decadenza dei relativi benefici.
Quali sono i vantaggi del concordato preventivo biennale? "Chi aderisce al concordato preventivo biennale può beneficiare di due importanti vantaggi: innanzitutto – risponde il commercialista – l’esclusione dagli accertamenti da parte del Fisco, a patto che, in seguito ai controlli dell’amministrazione finanziaria, non emergano cause specifiche di decadenza. In secondo luogo, è previsto l’accesso ad alcuni benefici premiali legati al regime Isa, ovvero degli Indici sintetici di affidabilità fiscale". Un’altra opportunità per regolare i conti con il Fisco è rappresentata dalla Rottamazione-quater, la sanatoria introdotta nel 2024 per permettere ai contribuenti di estinguere i debiti fiscali con condizioni agevolate. Molti, però, sono decaduti dal piano perché non hanno rispettato le scadenze, hanno pagato in ritardo o versato importi inferiori al dovuto.
Per venire incontro a queste situazioni, è stata concessa una riapertura dei termini, che ha permesso ai contribuenti inadempienti di presentare una nuova domanda entro il 30 aprile 2025, indicando quali debiti volevano regolarizzare e con quale modalità di pagamento. Chi ha presentato correttamente la richiesta può ora saldare quanto dovuto in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure seguendo un nuovo calendario di rateazione che si estende fino al 2027.
Monica Pieraccini