
Felice Maniero, in una foto del 2002
FIRENZEUn altro processo per Felice Maniero. Quello che lo vede ora in tribunale a Firenze sul banco degli imputati riguarda l’aggressione a un compagno di cella avvenuta nel 2020 nel penitenziario di Sollicciano. “Armato” di telecomando della tv, l’ex boss della Mala del Brenta aveva aggredito un altro detenuto.
Sul motivo delle botte le versioni discordano: la vittima sostiene di essere stato colpito perché russava, per Maniero invece teneva il volume troppo alto. In ogni caso la parola passa ai giudici.
La prossima udienza si terrà a settembre: Maniero, con il difensore, l’avvocato avellinese Rolando Iorio, spiegherà perché non sia lui il responsabile dell’aggressione. La prima udienza del nuovo processo si è tenuta giovedì scorso dinanzi al tribunale di Firenze, terza sezione penale, presieduta dal giudice Lorenzo Calamandrei.
I fatti contestati risalgono al 18 luglio 2020, quando l’ex boss della Mala del Brenta si trovava in custodia cautelare nel carcere fiorentino a seguito della denuncia per maltrattamenti da parte della sua ex compagna.
In video-collegamento da un sito protetto, il detenuto ha raccontato in aula l’episodio di quando Luca Mori (l’identità assegnata all’epoca a Maniero a scopo di protezione), "che tutti in sezione sapevano essere il boss Felice Maniero", lo ha aggredito di notte colpendolo ripetutamente con il telecomando della tivù e procurandogli un trauma facciale con frattura delle ossa del naso, con lesioni guaribili in 10 giorni.
Prima di quell’episodio, Maniero era stato arrestato nell’ottobre del 2019, a Mompiano, a Brescia, in seguito alla denuncia della sua compagna. L’arresto segnò il suo ritorno in carcere a distanza di nove anni dalla fine della detenzione per tutte le condanne accumulate.
Una vita da criminale ma anche da film, la sua. Assalti ai portavalori, rapine studiate nei minimi dettagli. Ma l’ultima passaggio in carcere per “Faccia d’Angelo“ è stato proprio per quella condanna per maltrattamenti, diventata definitiva nel 2021: quattro anni.