
Paolo Masini
Firenze, 13 giugno 2025 – Dopo settimane segnate da nuovi blocchi del portale dell’Agenzia delle Entrate, si fa strada tra i professionisti la sensazione che non si tratti più di episodi isolati, ma di un problema sistemico. È quanto sostiene il dottor Paolo Masini, commercialista fiorentino e consigliere dell’Anc – Associazione Nazionale Commercialisti – di Firenze. Nel cuore della stagione dichiarativa, Masini ha riportato la voce di una categoria alle prese con un sistema informatico che cede proprio nei momenti più critici: “Abbiamo registrato malfunzionamenti gravi il 16 e il 28 maggio, e di nuovo a inizio giugno – spiega – Siamo entrati in una fase dove l’instabilità della piattaforma è quasi attesa, e ciò compromette l’intero impianto della fiscalità digitale”.
I disservizi evidenziati partono da metà maggio a inizio giugno e vanno dai rallentamenti fino al blocco dell’area riservata, con conseguenze sugli invii degli F24, sugli accessi e sull’operatività.
Al centro della questione, secondo Masini, c’è la fragilità dell’infrastruttura tecnologica su cui poggia l’intero apparato digitale dell’Agenzia. “Sogei è il perno informatico della macchina fiscale italiana – chiarisce –. Ma l’assenza di sistemi di backup in tempo reale e l’esecuzione di manutenzioni programmate senza adeguata comunicazione stanno generando interruzioni inaccettabili”. E non si tratta solo di picchi di traffico. “Il vero problema – aggiunge – è l’assenza di un sistema di salvaguardia, una modalità di accesso alternativa che possa entrare in funzione quando il canale principale cede. Oggi se il sito va giù, ci troviamo del tutto bloccati, senza alcuna forma di continuità operativa.”
Per i professionisti, queste interruzioni si traducono in giornate di lavoro perse, appuntamenti da riprogrammare, ritardi nella gestione delle pratiche e crescente frustrazione tra i clienti. “Soprattutto nel caso delle dichiarazioni precompilate – spiega Masini – ci troviamo a intervenire perché il cittadino medio non riesce a completarle senza assistenza. Il sistema non è così ‘pre-compilato’ come viene presentato.”
A Firenze la situazione è analoga a quella nazionale: “Gli studi sono sotto pressione. Riceviamo telefonate da utenti che non riescono ad accedere alla propria area riservata, che vedono schermate d’errore nel mezzo della procedura. È difficile lavorare in queste condizioni.”
Il consiglio Anc – a livello locale e nazionale – ha avanzato alcune proposte operative al MEF e all’Agenzia delle Entrate: un canale operativo alternativo di emergenza, attivabile nei periodi di aggiornamento o manutenzione della piattaforma principale; comunicazioni preventive su fermi tecnici programmati, per permettere una pianificazione degli studi; corsie preferenziali per professionisti accreditati (sul modello già attivo nei tribunali per gli avvocati), con accessi prioritari per invii massivi; investimenti in potenziamento infrastrutturale e personale Sogei, per evitare colli di bottiglia nelle giornate ad alto traffico.
“Serve un cambio di approccio – conclude Masini –. La digitalizzazione fiscale non può più essere affidata a sistemi fragili. Senza continuità, l’efficienza diventa una promessa disattesa. E senza fiducia negli strumenti, viene meno il patto tra cittadino e Stato.” L’appello lanciato da Firenze è chiaro: i commercialisti chiedono stabilità, ascolto e strumenti all’altezza del compito. Altrimenti, anche la dichiarazione più semplice rischia di trasformarsi in un percorso a ostacoli.