PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Questura di Firenze sotto choc per la morte di Matteo Petti nell’incidente. Ma il dolore è doppio

Sostituto commissario, in servizio da anni alla “Fadini“ era vicino alla pensione. Apprensione per le condizioni della compagna. La figlia è vicesindaco a Campi Bisenzio

Matteo Petti, 59 anni, sostituto commissario, era in servizio da anni alla “Fadini“, tra pochi mesi sarebbe andato in pensione

Matteo Petti, 59 anni, sostituto commissario, era in servizio da anni alla “Fadini“, tra pochi mesi sarebbe andato in pensione

Firenze, 21 luglio 2025 – Un dolore lancinante, senza confini. Che va dagli uffici della caserma Fadini, alla Fortezza da Basso, alla vicina questura. Un dolore doppio, perché nella tragedia di ieri, a Calenzano, i poliziotti coinvolti sono due.

Alle lacrime per il sostituto commissario Matteo Petti, si aggiunge l’apprensione per un’altra collega, che dopo il tremendo schianto di Pontenuovo versa in gravissime condizioni. Erano compagni di lavoro e di vita. Accomunati da una divisa, da un ufficio, e pure dalla passione per le girate in moto. Ieri mattina, erano partiti presto, in sella alla vecchia Moto Guzzi di Petti. E ieri sera, quando c’è stato l’incidente, stavano salendo verso le Croci.

Avevano pranzato assieme, come testimoniano le foto visibili ai suoi contatti che aveva postato. Il sostituto commissario Petti era il responsabile dell’ufficio espulsioni; la compagna, 56 anni, assistente capo, lavorava nella medesima divisione. Cinquantanove anni, gli mancavano pochi mesi alla pensione; in passato, il poliziotto era stato anche alla Squadra mobile di via Zara, sezione narcotici.

Immediate le reazioni di cordoglio dei colleghi non appena la notizia della tragedia si è diffusa nelle chat. Per molti, Petti non era soltanto un collega, ma, dopo tanti anni di servizio, un vero amico. Un cuore, tanti messaggi come “Ciao Matteo ci mancherai” sono subito spuntati sulla sua bacheca di Facebook.

Ma lo sconforto per quanto avvenuto ieri non è soltanto quello della questura. La figlia di Petti, Federica, è infatti un assessore (e vicesindaco) della giunta di Campi Bisenzio, dove per altro risiedeva anche il sostituto commissario. Petti lascia un altro figlio, Francesco. Ma dal Comune, è stato scelto il silenzio in questo momento così delicato.

Una strada killer, quella che porta al passo delle Croci, meta di tanti motociclisti la domenica ma che, dietro ad ogni curva, nasconde una trappola. Anche stavolta mortale. Ci saranno indagini per ricostruire la dinamica, affidate ai carabinieri e alla polizia municipale di Calenzano, coordinate, per competenza territoriale, dalla procura di Prato. L’impatto è avvenuto all’inizio di un tornante con una Panda di colore bianco, che i rilievi hanno posizionato con le due ruote di sinistra esattamente sopra la linea di mezzeria. Danni al lunotto anteriore e sulla parte sinistra del muso. Pare che l’auto abbia invaso la corsia della moto, forse allargandosi dopo un sorpasso in discesa. A questo si aggiunge la positività all’alcoltest (0.87) del conducente della Panda, un 42enne. La salma di Petti è stata trasportata a medicina legale, in attesa dell’affidamento dell’incarico per un accertamento che pare scontato, in casi come questo.

Stefano Brogioni

Pier Francesco Nesti