Valdera, 2 settembre 2025 – Più forti della temibile tignola. “I grappoli sono belli e sani. Le uve bianche, per la maggior parte, sono già state vendemmiate ed in alcuni casi anche le uve di merlot. Ma la lotta contro la tignola è stata dura: l’abbiamo vinta ma la cosa più importante è che l’abbiamo vinta usando armi biologiche”. È Ginevra Venerosi Pesciolini presidente del consorzio “Vini Terre di Pisa” e titolare della storica azienda vinicola Tenuta di Ghizzano. “Abbiamo avuto più attacchi da parte della tignola. Non solo qui nel territorio pisano ma il fenomeno si è diffuso in mezza Toscana”.

La tignola è un lepidottero, una farfallina le cui uova si nutrono dei grappoli in accrescimento. Il danno, estremamente problematico per il viticoltore, si manifesta sia in fioritura (prima generazione), sia sugli acini in fase di ingrossamento e invaiatura (seconda generazione). I problemi insorgono poi sul grappolo, in fase di ingrossamento. Si potrebbe pensare che basti una bella “spruzzata” di agenti chimici per debellare queste uova. “I nostri consorziati sono nella maggior parte viticoltori certificati biologici e quindi non si possono usare agenti chimici, bensì si usano “antagonisti” biologici”: spiega Pesciolini che aggiunge: “Abbiamo, con tempestività, proceduto a lanci di larve antagoniste. La cosa non è stata facile. Ci sono voluti diversi cicli di lanci perché il nostro “alleato” biologico è estremamente sensibile alla luce solare”.
Eliminata questa minaccia, Pesciolini continua nella disamina di questa annata. “Non ci sono stati problemi di natura siccitosa se non un leggero appassimento nelle due settimane di caldo intensissimo. L’ultima allerta meteo arancione regionale, in realtà non ha dato problemi anzi i millimetri di pioggia caduta non hanno influito. Né in senso negativo né positivo. Nella zona di Ghizzano ad esempio, sono caduti solo 6 millimetri di pioggia. I prossimi giorni sono decisivi ma allo stato attuale siamo ottimisti e soddisfatti. Alcune aziende hanno già vendemmiato”.
Il consorzio Vini Terre di Pisa è nato a fine 2018 da un gruppo di viticoltori che decidono di unirsi per valorizzare la produzione enologica di punta della provincia di Pisa. Questo gruppo non solo si prefigge l’obiettivo di promuovere, tutelare e valorizzare la Doc Terre di Pisa, ma anche di partecipare all’attività di vigilanza in fase di commercio coordinandosi con gli enti preposti e di proporre nuovi disciplinari di produzione. Attualmente il consorzio riunisce 17 aziende distribuite in sette comuni e la vicepresidenza è affidata a Leonardo Beconcini.