Doriano Rabotti
Sport

Ringhio di pace

A Coverciano la prima conferenza stampa da ct “di campo” per Rino Gattuso e subito la patata bollente del caso-Israele

Il Ct della Nazionale Italiana Gennaro Gattuso durante l’allenamento della Nazionale Italiana di Calcio a Coverciano (Ansa/Claudio Giovannini)

Il Ct della Nazionale Italiana Gennaro Gattuso durante l’allenamento della Nazionale Italiana di Calcio a Coverciano (Ansa/Claudio Giovannini)

Firenze, 2 settembre 2025 – Ringhio per la pace, sembra un paradosso o un ossimoro, eppure è così. Nel giorno in cui tiene la sua prima conferenza stampa ’di campo’ da ct («Sono carico a molla, sento tantissimo la responsabilità, ma non ho paura. Scamacca ha qualche problema al ginocchio ma resta a Coverciano»), Rino Gattuso viene chiamato in causa per questioni più grandi del pallone che rotola. E come da indole, non si tira indietro quando gli chiedono se ha ragione chi, come il sindaco di Udine, ritiene giusto non disputare Italia-Israele per ragioni di ordine pubblico: «Sono un uomo di pace, fa male al cuore vedere civili e bambini che lasciano la vita; però Israele ce l’abbiamo nel girone, dobbiamo giocare».

La partita è più avanti, il 14 ottobre, a Udine, che ospitò lo stesso incontro in Nations League un anno fa. In Italia e all’estero da allora le cose sono cambiate e il fronte che vorrebbe un boicottaggio o almeno un gesto nei confronti di Israele si è allargato, dall’ex ct del volley Berruto all’assoallenatori del calcio. L’Italia contro Israele giocherà anche tra una settimana, lunedì prossimo sul campo neutro ungherese di Debrecen, prima Gattuso debutterà venerdì a Bergamo contro l’Estonia. Il presidente della Figc Gravina pensa più ad un gesto fuori dal campo, l’adesione a una campagna umanitaria. Ma a Udine si giocherà, lo ha detto anche il Viminale.