MATTEO MARCELLO
Cronaca

Filari di vite sospesi sul mare, al via nel golfo della Spezia una sperimentazione unica

Dall’Autorità di sistema portuale l’ok al progetto sostenuto dalla Cooperativa Mitilicoltori. Casse di terreno vegetale tra i vivai dei muscoli, per valutare gli effetti del microclima marino

I vivai della Cooperativa mitilicoltori spezzini. Nell’area all’interno della diga verrà installato un galleggiante di dieci metri di lunghezza per cinque

I vivai della Cooperativa mitilicoltori spezzini. Nell’area all’interno della diga verrà installato un galleggiante di dieci metri di lunghezza per cinque

La Spezia, 2 settembre 2025 – Filari di vite sospesi sul mare, dai quali produrre un vino dalle caratteristiche uniche. Parte dal golfo della Spezia una sperimentazione agronomica esclusiva e innovativa, in grado di aggiungere un tassello importante in quella ricerca avviata da tempo in Liguria sul rapporto tra vigna e mare, ovvero la coltivazione della vigna in ambiente marino. Il via libera dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale è arrivato ieri, con l’ordinanza firmata dal commissario Bruno Pisano che permette l’avvio di un progetto sostenuto dalla Cooperativa mitilicoltori spezzini nell’ambito della loro attività, e pensato da Piero Lugano, fondatore della storica azienda agricola Bisson, che per prima al mondo ha ideato l’affinamento subacqueo del vino – dal quale nacque nel 2008 il famoso spumante Abissi – e che da anni sulla scia di quel prodotto ha avviato ricerche e sperimentazioni per dare alla propria produzione di vini particolari caratteristiche.

Nel dettaglio, la start-up del progetto prevede il posizionamento temporaneo nello specchio acqueo situato nella rada interna della zona di Levante – uno spazio già in concessione alla stessa cooperativa mitilicoltori associati, per la produzione dei muscoli e ostriche – di un galleggiante di dieci metri di lunghezza per cinque di larghezza, che avrà la funzione di sostenere alcune casse contenenti terreno vegetale idoneo ad ospitare una coltivazione di alcune viti. Tale sistema potrà far capire gli effetti del microclima marino su un allevamento viticolo. Secondo quanto si evince dall’ordinanza dell’Ap, la collocazione del galleggiante sarà finalizzata all’osservazione dello sviluppo vegetativo in un contesto ambientale innovativo, al fine di dimostrare le particolari caratteristiche del prodotto ottenuto in quelle condizioni.

Una sperimentazione che di fatto rappresenterebbe il secondo step per la storica azienda del Levante ligure, e che servirà anche ai mitilicoltori spezzini, che da anni monitorano il mare nostrum raccogliendo un’infinità di dati sul microclima del golfo. Dove potrebbe portare questa ricerca è presto detto: lo sviluppo di filari sospesi sul mare proprio laddove altri filari, quelli dei rinomati muscoli spezzini, sono immersi nelle acque per dare origine all’oro nero del golfo. Prossimamente, l’installazione del galleggiante, con il via alla sperimentazione.