MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Fumata di fine stagione: "Così non si può vivere"

Le navi da crociera tornano al centro del mirino delle associazioni e del Pd

Le navi da crociera tornano al centro del mirino delle associazioni e del Pd

Le navi da crociera tornano al centro del mirino delle associazioni e del Pd

Dopo un estate sicuramente migliore rispetto a quelle precedenti per quanto riguarda le emissioni dei fumi delle navi da crociera è arrivata la “sorpresa“ di fine stagione. Un sabato davvero nebbioso sul porto a causa delle emissioni emesse dalla grosse navi da crociera arrivate in città. Oltre alla protesta della rete di associazioni che da anni hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica arrivando anche in tribunale assistite dall’avvocato Valentina Antonini si sono unite le voci del Partito Democratico. "Il problema si è riproposto con forza – spiegano i consiglieri comunali – dopo alcuni altri episodi preoccupanti. Una nave che non aveva finora mai toccato il porto spezzino, è stata protagonista di emissioni di fumo nero fuligginoso per tutto il giorno. Tale tipo di emissione si verifica qualora venga utilizzato carburante inadatto, qualora gli impianti di lavaggio dei fumi non funzionino e la manutenzione delle macchine non sia adeguata". I rappresentanti del Pd ritengono che oltre alle centraline posizionate da Arpal che rilevano l’inquinamento originato da diverse possibili fonti occorra attivare controlli all’origine, considerato che le attuali tecnologie informatiche consentono il controllo dei prodotti combusti anche da remoto.

"Ignorare questa problematica – concludono – è il modo migliore per mettere in discussione la crocieristica. Mentre rispettare le regole, la città e la salute dei suoi abitanti, rappresenta l’unica strada affinché le attività economiche convivano con la comunità. Chiediamo all’amministrazione quali controlli siano stati svolti sabato scorso e quali esiti abbiano dato. Quindi e se i risultati rilevati siano in linea con quanto previsto all’interno dell’area del mar Mediterraneo".

Massimo Merluzzi