ILARIA VALLERINI
Cronaca

Una vendemmia da… spiaggia. La raccolta parte in anticipo. Agevolata dalle recenti piogge

Il clima è decisamente cambiato e il taglio dei grappoli arriva in piena stagione balneare. Dopo un mese di giugno afoso il calo della temperatura ha contribuito alla giusta maturazione

La raccolta dell'uva per la vendemmia

La raccolta dell'uva per la vendemmia

La Spezia, 26 agosto 2025 – Alla fine di agosto si vedono già chini, con la pelle bruciata dal sole, tra i filari avvitati in verticale che sembrano tuffarsi nell’acqua cristallina delle Cinque Terre o che si inerpicano sulle colline dell’antica terra di Luni. Un tempo, invece, la stagione che dava il via alla vendemmia arrivava con il tipico foliage autunnale dal 1 ottobre. Oggi il cambiamento climatico, e dunque l’aumento delle temperature, impone ai vitivinicoltori di anticipare la raccolta di un mese, se non di più. Il tempo ‘ballerino’ di quest’estate, a tratti torrido e a tratti piovoso, fortunatamente è stato un toccasana per le viti e, dunque, si prospetta un’ottima annata per i produttori locali, che così si lasciano alle spalle un 2024 da dimenticare con parte della produzione danneggiata dal maltempo.

“La vendemmia 2025 si preannuncia in anticipo rispetto al solito – racconta Maria Laura Ricciardi dell’azienda agricola Terre di Solegnana – ci attendiamo un eventuale calo della quantità dovuto al caldo eccessivo ed eccezionale di giugno ma, grazie alle piogge di luglio ed agosto, la produzione resta molto buona soprattutto a livello qualitativo. Riusciremo a selezionare una nicchia del nostro vino pregiato “Inatteso“ caratterizzato da note aromatiche. In un momento particolare come questo in cui il mercato del vino sta cambiando, questa si preannuncia come la stagione ideale per allinearsi alla richiesta dei consumatori pronti a pagare ma solo per prodotti di eccellenza“.

“Siamo stati i primi – ricorda Heydi Bonanini dell’azienda Possa a Riomaggiore – a anticipare la vendemmia da queste parti. Era il 23 agosto 2008 e ci davano dei matti, ma con il senno di poi possiamo dire che avevamo ragione. Oggi iniziare a vendemmiare a metà settembre vuol dire non rispettare l’equilibrio tra acidità, corpo e grado alcolico. Le temperature elevate di quest’anno alternate ai rovesci estivi hanno aiutato le viti a scongiurare lo stress da calore. Sarà un’ottima annata anche per il gioiello del Parco delle Cinque Terre, il ‘Schiaccerà’, con una produzione stimata di circa 3000 bottiglie”.

E’ della stessa scuola di pensiero Luca Federici, titolare dell’azienda ‘La baia del sole Federici’ a Luni che inizierà a vendemmiare già dai prossimi giorni prima con basi spumanti e poi dalla prossima settimana partirà la “vera vendemmia in base alle zone, selezionando i vigneti in base alla maturazione dell’uva. In media produciamo 250mila bottiglie e quest’anno ci attendiamo di riuscire a superare leggermente questo risultato“. “Dal punto di vista del mercato – sottolinea Federici – viviamo una contrazione degli acquisti e chi punta sulla qualità risente meno di questa situazione. Il Vermentino, d’altro canto, sta vivendo un momento storico molto attrattivo anche grazie a riconoscimenti nazionali e internazionali che lo portano sotto i riflettori di buyer in cerca di prodotti autoctoni. E’ una situazione di mercato complessa in cui le aziende che continuano ad investire in macchinari e nella propria immagine riescono a sopravvivere”. “Tenere alta la qualità – concorda Fabio Lambruschi dell’azienda Ottaviano Lambruschi a Castelnuovo Magra– per sconfiggere qualsiasi problema. Ci stiamo preparando alla vendemmia”.

Ilaria Vallerini