
Il cacciatorpediniere lanciamissili della Marina, Caio Duilio
La Spezia, 25 agosto 2025 – Modifica un certificato medico per giustificare la propria assenza dal lavoro: scoperto, non solo è finito davanti al giudice del Tribunale militare, ma è stato anche condannato dalla Corte dei Conti per i danni prodotti alla Marina militare. Protagonista della vicenda, un marinaio all’epoca dei fatti imbarcato su Nave Duilio, il cacciatorpediniere lanciamissili salito di recente agli onori per aver abbattuto alcuni droni lanciati dagli Houthi, e di stanza alla Spezia.
La vicenda, avvenuta nel 2021, è sfociata pochi giorni fa nella condanna del sottocapo di Marina a pagare 2226,14 euro, al ministero della Difesa. Secondo la Procura contabile, l’uomo avrebbe simulato un’infermità inesistente, producendo un certificato medico che prescriveva cinque giorni di riposo, ma che risultava perfettamente sovrapponibile – nella formulazione testuale così come nella disposizione spaziale dei caratteri, a un precedente comunicato presentato una decina di giorni prima, con una visibile correzione della data di emissione. Un fatto che gli avrebbe permesso di ricevere indebitamente lo stipendio.
Scoperto, per il militare sono iniziati i guai, con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura militare di Verona per diserzione, simulazione di infermità e truffa militare, e l’avvio del procedimento davanti alla Corte dei Conti. Nei giorni scorsi, la sentenza di quest’ultima, con il militare condannato a risarcire 370,22 euro per danni patrimoniali, 855,92 euro per danni da disservizio, e 1000 euro per il danno all’immagine, per un totale di 2226,14 euro. La procura erariale aveva chiesto un risarcimento di oltre seimila euro, praticamente triplo rispetto a quello concesso dai giudici della Corte dei Conti