
Vendemmia con le uve bianche (Foto di repertorio)
Firenze, 13 agosto 2025 – Tutto pronto per la vendemmia 2025. In Toscana saranno le uve da spumanti Pinot e Chardonnay le prime a dare il via alle operazioni di raccolta che si estenderanno ad agosto alle varietà Ciliegiolo, Merlot e Vermentino.

"Il momento più critico di questa stagione sono state le temperature bollenti di fine giugno e inizio luglio: una settimana in più a quelle temperature avrebbe compromesso un anno di lavoro e la prossima annata – spiega Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – In questa fase temiamo le grandinate che, come successo nel Chianti e nell'area della Vernaccia, possono essere devastanti nell'immediato, portando a un azzeramento del raccolto e per le prossime annate visto che servono anni alle viti per riprendersi dopo un evento di questo tipo. Non prevediamo una vendemmia anticipata come si era ipotizzato alcune settimane fa. Cruciali saranno le prossime settimane per definire esattamente qualità e quantità di questa vendemmia nella nostra regione – aggiunge Cesani – Le uve si presentano sanissime e di grande qualità: elementi che ci portano a pensare che saranno in grado di darci dei vini che potranno invecchiare a lungo. Le escursioni termiche di queste ultime settimane garantiranno alla prossima annata dei buoni profumi ed una buona struttura. La qualità sarà ancora di più la chiave su cui puntare per consolidare la presenza dei nostri vini sui mercati internazionali e intercettarne di nuovi anche alla luce dei recenti scenari nazionali dove i dazi sulle importazioni negli Stati Uniti rischiano di avere un impatto molto negativo sul nostro agroalimentare. L'auspicio e' che il vino, il prodotto più esportato negli Stati Uniti, sia escluso o che, in alternativa, sia beneficiario di misure di compensazione o aiuti per trovare nuovi sbocchi commerciali".
Partite appunto con le uve da spumanti Pinot e Chardonnay - precisa Vigneto Toscana - le operazioni di raccolta di estenderanno ad agosto alle varietà Ciliegiolo, Merlot e Vermentino, per proseguire a settembre e ottobre con il Sangiovese e Cabernet sauvignon, vitigni cardine della produzione vinicola toscana, in particolare per vini come il Chianti Classico e il Brunello di Montalcino.
Ma l'inizio della vendemmia cade anche in un momento delicato per il settore, con i dazi Usa che vanno a colpire il principale mercato di riferimento in valore per le cantine toscane. Il vino è un settore importante per il Made in Tuscany a tavola nel mondo. Una icona a cui contribuiscono 16 mila aziende che coltivano 60mila ettari a vite di cui il 32% con metodo biologico; 58 le indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt che generano un valore alla produzione di poco meno di 1,2 miliardi di euro e altrettanti di esportazioni con il 74% delle bottiglie vendute nei paesi extra Ue.