EMANUELE BALDI
Politica

Elezioni regionali Toscana, il sondaggio: Giani verso il 58%, Tomasi sotto di 18 punti, Bundu non sfonda il 2%

Noto per Qn-La Nazione: il Pd al 36%, FdI si fermerebbe al 19%. La lista del governatore uscente, trainata dai renziani, arriva all'8%

Da sinistra, Antonella Bundu, Eugenio Giani e Alessandro Tomasi

Da sinistra, Antonella Bundu, Eugenio Giani e Alessandro Tomasi

Firenze, 19 settembre 2025 – Per il color ’rosso toscano’, impalliditosi dagli anni in cui Berlinguer ’gli voleva bene’, sarebbe in arrivo una robusta mano di vernice rivitalizzante. Emerge dal sondaggio, commissionato da QN-La Nazione, dell’istituto Noto su un campione di mille cittadini del Granducato in vista del voto regionale.

Il volto del centrosinistra Eugenio Giani, governatore uscente è il prescelto del 58% degli intervistati. Staccato di quasi 18 punti il competitor sostenuto dalla coalizione di centrodestra, Alessandro Tomasi, 46 anni, sindaco di Pistoia (fortino rosso strappato da lui due volte al Pd) che si ferma al 40,5%. All’1,5% di Antonella Bundu, terzo nome, che intorno a Toscana Rossa raggruppa sinistre radicali. Sulla carta l’esito del sondaggio non sembra lasciare speranze di remuntada a Fratelli d’Italia & soci con Giani, formazione socialista e in politica da quarant’anni, che addirittura migliorerebbe, di tanto, la performance del 2020 contro la leghista Susanna Ceccardi (finì 48,6% a 40,5%), anche se cinque anni fa i 5 Stelle corsero da soli e parte della sinistra – oggi in pancia a Avs – idem. Ma tant’è. Il campo largo toscano (con Giani e la sua civica, che ’cela’ senza simboli Italia Viva e +Europa, ci sono stavolta il Movimento 5 Stelle e Avs) – di fatto imposto dal Nazareno in chiave laboratorio politiche del ’27 – porta in dote una coalizione al 57%.

Approfondisci:

Sfida al posto in paradiso. Elezioni regionali: i duelli città per città con l’orologio che corre

Sfida al posto in paradiso. Elezioni regionali: i duelli città per città con l’orologio che corre

Qui c’è la prima chiave di lettura dei sondaggisti. Se tale dovesse essere infatti la percentuale (o comunque vicina al 60) l’esperimento schleiniano in terra toscana potrebbe dirsi riuscito. E dunque replicabile altrove. Se invece Giani superasse di poco il 50% “l’effetto campo largo” risulterebbe meno incisivo. Anche perché il Pd già da solo è in salute (36%) e il suo candidato pure (la lista Casa riformista-Eugenio Giani presidente, trainata dai renziani, si attesta sull’8%). E bene va anche Avs (8%), mentre tentenna il Movimento dato a un non esaltante 5%, percentuale figlia anche delle lacerazioni interne dei pentastellati niente affatto coesi sull’accordo con il Pd.

Approfondisci:

I ‘No Vax’ escono dalla corsa per le regionali: Forza del Popolo non è stata ammessa

I ‘No Vax’ escono dalla corsa per le regionali: Forza del Popolo non è stata ammessa

Il centrodestra sembra al palo con variazioni millimetriche rispetto alla tornata elettorale del 2020. La coalizione registra dal sondaggio un 41,5% totale con FdI non scintillante al 19% (ma occhio che la civica di Tomasi ’E’Ora’, data al 5,5%, pesca nello stesso elettorato), la Lega che va al 6,5% e Forza Italia in spolvero data addirttura al 9% in una terra che le è storicamente ostile. Toscana Rossa, si diceva, non arriva neanche al 2%, nonostante risponda a un mondo che comunque nel Fiorentino e a Livorno è vivo e vegeto.

Approfondisci:

Elezioni regionali in Toscana, c’è il decreto ufficiale: si vota il 12 e 13 ottobre

Elezioni regionali in Toscana, c’è il decreto ufficiale: si vota il 12 e 13 ottobre

Altri dati emergono dalle intenzioni di voto di chi cinque anni fa disertò le urne. Il 55% oggi voterebbe Giani, solo il 15% Tomasi. Il governatore si riprenderebbe poi il 94% dei ’vecchi’ elettori e strapperebbe pure il 7% di chi allora scelse le destre. E quelli che misero la croce sui pentastellati? Sei su dieci oggi voterebbe centrosinistra, uno su quattro centrodestra e il 5% sceglierebbe la sinistra radicale. Sono conosciuti dai toscani i candidati? Abbastanza. Giani dal 91%, Tomasi dal 62%.

Sorprese nelle ’priorità dei primi 100 giorni’. Se non stupisce che la sanità sia in testa (60%), né che sia tallonata dall’emergenza sicurezza (40%) colpisce che le politiche sulla casa siano appena l’ottava priorità su dieci, con il 13%. Come si spiega? Secondo i sondaggisti caro affitti e prezzi drogati dal turismo agiterebbero i sonni dei toscani ’soltanto’ nelle città più visitate. La ’messa in sicurezza’ del territorio (priorità per il 33%) è terza. Le recenti alluvioni che hanno colpito la Toscana in più zone – Piana, Livorno, Mugello e Elba in testa – hanno lasciato il segno.