ANTONIA CASINI
Cronaca

Il gioco in moto finisce in tragedia: muore a 17 anni, gravissimo l’amico

Jacopo Gambini, di Pisa, non ce l’ha fatta. L’altro giovane è in fin di vita all’ospedale a Cisanello. Correvano nel parcheggio dell’Ikea. Un luogo di ritrovo per gli appassionati delle due ruote

Jacopo Gambini aveva 17 anni: è morto dopo il frontale in moto con l’amico di 16 anni, in fin di vita a Pisa. L’incidente nel parcheggio dell’Ikea

Jacopo Gambini aveva 17 anni: è morto dopo il frontale in moto con l’amico di 16 anni, in fin di vita a Pisa. L’incidente nel parcheggio dell’Ikea

Pisa, 19 settembre 2025 – Due famiglie un dolore infinito. Jacopo non c’è più, l’amico è in condizioni disperate. Si sono scontrati mentre erano in sella alle loro moto in un’area di sosta vicino al grande magazzino di Ikea, nella zona artigianale di Pisa. Jacopo Gambini, 17 anni, è arrivato morto in ospedale mercoledì sera. L’amico, ancora 16enne (il suo compleanno è a dicembre) è ricoverato in rianimazione a Cisanello. Per “un errore iniziale”, spiega il padre del sedicenne, c’è stato uno scambio tra i due, che poi si è chiarito con ulteriori accertamenti con il passare delle ore. E’ Jacopo, lo studente della IV Iti, residente a San Giuliano Terme (nella provincia pisana), a essere morto dopo poco l’incidente. Si trovava con l’amico insieme al “gruppo delle moto”. Gli stessi vertici dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana precisano in una nota: “Nell’incidente motociclistico particolarmente grave che si è verificato mercoledì sera a Pisa sono stati coinvolti due minorenni, che hanno riportato gravissime ferite, la cui entità ha reso inizialmente difficile la stessa identificazione”. “L’Azienda – si aggiunge – collabora con l’autorità giudiziaria, per quanto di propria competenza”.

Sono le 18: la scuola è iniziata da pochi giorni. Alcuni giovanissimi si incontrano nell’area, zona di ritrovo degli adolescenti sulle due ruote. Si scherza, si provano i mezzi, si chiacchiera. Qualche gioco anche con le moto, come tanti altri ragazzi. Ma durante uno - il sospetto dopo la ricostruzione della municipale - qualcosa non funziona. Jacopo e il coetaneo si scontrano frontalmente, l’impatto è violentissimo. Si sta ancora tentando di appurare che cosa sia successo: c’è qualcun altro coinvolto dei ragazzi presenti? I mezzi sono stati sequestrati e i vigili urbani hanno ascoltato i testimoni e stanno cercando di capire se esistano eventuali video o fotografie di quel momento o dei precedenti, sia sui social che sulle varie chat. Un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica per i minorenni di Firenze. Dopo lo scontro, una tragedia dopo l’altra. Vengono chiamati i soccorsi che tentano di tutto. Entrambi i ragazzi hanno un arresto cardio respiratorio. Vengono portati al policlinico: Jacopo non ce la fa e va a Medicina legale. Le lacrime si mescolano, prima per uno, poi per l’altro, poi per entrambi. I destini delle famiglie si incrociano. Gli amici si accalcano fuori dall’ospedale: pianti, abbracci, un dolore così è sconosciuto e atroce a quell’età. I presidi delle scuole frequentate dai ragazzi si tengono in contatto.

“Certe situazioni scuotono la comunità scolastica – spiega Federico Betti, il dirigente dell’Iti Da Vinci, l’istituto frequentato da Jacopo – Stamani (ieri per chi legge, ndr) i suoi compagni alle 8.30 sono rimasti fuori, in cortile. Poi sono stati a Cisanello. Nel primo pomeriggio si è capito anche lo scambio avvenuto tra i due ragazzi. Una situazione atroce. Tutti noi portiamo la vicinanza alla famiglia. Dovremo lavorare sulla prevenzione in strada, per evitare qualsiasi comportamento pericoloso, aprire una riflessione e affrontare questo percorso insieme”.