
Il velista Giovanni Soldini interviene all’evento “Rotte per il futuro” organizzato dall’Università di Pisa per la presentazione del nuovo corso di laurea magistrale in Scienze dell’Ambiente e del Clima. (foto di Enrico Mattia Del Punta)
Pisa, 4 luglio 2025 – «I problemi legati ai cambiamenti climatici sono oggi la nostra quotidianità e vanno affrontati con coraggio per garantire la vita dell’uomo sulla terra». Con questa idea, ieri l’Università di Pisa ha presentato il nuovo corso di laurea magistrale in Scienze dell’Ambiente e del Clima, che mira a formare esperti che sappiano sia studiare l’ambiente sia intervenire nella sua tutela in modo concreto. La presentazione è stata introdotta dall’evento «Rotte per il Futuro» che ha avuto un testimonial d’eccezione: il velista di fama mondiale Giovanni Soldini.
Oltre a essere un recordman che ha più volte solcato gli oceani di tutto il mondo in competizioni, Soldini è attivamente impegnato nella lotta al cambiamento climatico e a sviluppare dei modelli di barche da corsa sempre più sostenibili. Durante l’incontro, il velista ha condiviso riflessioni sul cambiamento climatico e sull’impatto antropico osservati direttamente nel corso del suo viaggio, spiegando l’importanza di chi, ogni giorno, si impegna per tutelare i mari.
«È fondamentale - ha detto - investire nel lavoro di chi, attraverso la ricerca, cerca di salvaguardare il mare. E soprattutto ascoltarli. Gli scienziati dedicano la vita a capire come salvare i nostri oceani, ma hanno poca voce in capitolo. Nessuno li ascolta. È come ignorare il medico che ci ha appena diagnosticato una malattia». Il corso di laurea prevede una solida preparazione nelle strategie di mitigazione degli impatti antropici e nella pianificazione degli interventi.
Due i curricula disponibili: uno centrato sui cambiamenti climatici che a partire dallo studio del paleoclima arriva ad indentificare i trend in atto, i possibili scenari futuri ed affronta le problematiche attuali come quella della gestione degli eventi alluvionali estremi; l’altro focalizzato sull’impatto dell’uomo sul pianeta, che affronta le tematiche di un corretto monitoraggio e del risanamento ambientale.
Entrambi i curricula offrono un approccio trasversale tra ricerca scientifica e gestione pratica del territorio. «Il Dipartimento di Scienze della Terra di Unipi - ha aggiunto la professoressa Monica Bini, presidente del nuovo corso di laurea - è uno dei pochi in Italia a offrire un approccio integrato allo studio del clima, analizzandolo a 360 gradi, dal passato geologico alle proiezioni future, con particolare attenzione alla gestione delle emergenze ambientali, alla comprensione e previsione di fenomeni ambientali di estrema attualità quali la siccità, la gestione delle alluvioni, la tutela della risorsa idrica. Forte è inoltre la connessione con il mondo della ricerca di alto livello e con gli enti territoriali, sia per la formazione di competenze operative che per l’inserimento professionale: il corso vanta infatti ottimi risultati in termini di occupazione dei laureati».