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Strage nazifascista, l’accusa del sindaco: “Governo assente, felice di non avere fascisti”. Ira Vannacci: “Va querelato”

Fivizzano, la polemica dopo le frasi del primo cittadino Gianluigi Giannetti alla commemorazione per le 174 persone trucidate a Vinca nel 1944. Il post dell’ex generale e deputato leghista: “Ecco la sinistra di oggi. Senza scuse serve la querela”

Duro post del vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, in polemica con il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti (Foto Ansa)

Duro post del vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, in polemica con il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti (Foto Ansa)

Fivizzano, 25 agosto 2025 – Duro post del vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, in polemica con il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti per le parole pronunciate da quest’ultimo durante la commemorazione della strage nazista di Vinca. Una ferita per il territorio, una strage barbara avvenuta tra il 24 e il 27 agosto 1944 che avvenne appunto nella frazione del comune di Fivizzano. Furono 174 le persone trucidate tra uomini, donne e bambini. Una delle stragi che hanno segnato la Toscana in quei mesi estivi in cui l’esercito tedesco stava battendo in ritirata. Alla commemorazione non c’erano esponenti del Governo. 

"E’ noto ormai come i componenti del Governo non si presentino alle commemorazioni riguardanti le stragi nazifasciste accadute nel nostro Paese – ha polemicamente sottolineato il sindaco –. Ecco, oggi io sono felice nel sapere che nessun fascista è oggi presente qui a Vinca...".

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Parole che non sono sfuggite all’ex generale Roberto Vannacci, eurodeputato del Carroccio. Che scrive un post su Facebook. “La sinistra di oggi è quella in cui un sindaco che indossa la fascia tricolore e che rappresenta un'intera comunità si permette di apostrofare come fascisti gli esponenti del governo”, è il pensiero dell’esponente della Lega. 

Alla cerimonia di commemorazione che si è svolta a Vinca il sindaco ha parlato a lungo dell’importanza della memoria. Ricevendo, tra gli altri, la visita del presidente della Regione Eugenio Giani che ha ricordato appunto le tante stragi che costellarono in maniera tragica quell’estate in Toscana. 

"Attendo scuse oppure sarebbe auspicabile una querela”: queste le parole di Roberto Vannacci in chiusura del post in risposta alle parole del sindaco.

Anche il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti si è aggiunto alla polemica: “Parole gravissime e inaccettabili, pronunciate indossando la fascia tricolore nelle veste di sindaco della Repubblica Italiana. Scriverò al presidente della Repubblica affinché richiami con fermezza Giannetti e tutti i sindaci al rispetto del proprio ruolo istituzionale”.