REDAZIONE MASSA CARRARA

L’appello di Barabotti: "Necessaria la coesione"

Per l’onorevole della Lega la candidatura è "una straordinaria occasione" ‘Riscatto per la provincia: da troppo vive una marginalità politica e istituzionale’.

L’onorevole Andrea Barabotti, deputato della Lega per Salvini Premier

L’onorevole Andrea Barabotti, deputato della Lega per Salvini Premier

La candidatura di Massa a Capitale della cultura 2028? "Una sfida che unisce il territorio" e una straordinaria occasione di rilancio per la città secondo il deputato della Lega Andrea Barabotti. Non solo un titolo simbolico ma "un progetto strategico che punta a restituire centralità e visibilità nazionale e internazionale a una realtà troppo spesso dimenticata dai grandi circuiti culturali e decisionali" assicura. E punta l’indice sul Partito Democratico di Massa che in consiglio comunale ha votato contro sostenendo che la città non è pronta. "Un atteggiamento che tradisce una sfiducia non solo nelle capacità della città – sostiene –, ma soprattutto in una visione politica che, nei fatti, ha fallito quando è stata chiamata ad amministrare. I cittadini di Massa lo hanno dimostrato, scegliendo per la prima volta nella storia un’amministrazione di centrodestra per voltare pagina". Ricorda che la proposta di candidatura lanciata dall’amministrazione Persiani ha raccolto ampio consenso, dai Comuni della Lunigiana, a quello ligure di Luni, Carrara e del consiglio regionale grazie a un ordine del giorno presentato dalla Lega e approvato all’unanimità.

Per l’onorevole Barabotti Massa "ha iniziato un percorso di vera rinascita: dalle piazze rinnovate alle infrastrutture a lungo attese come la variante Aurelia, dalla realizzazione di nuovi impianti sportivi fino alla costruzione della nuova piscina comunale, importanti investimenti nella cultura come la creazione di un festival annuale dedicato alla composizione cine-musicale con il premio Mercurio d’argento e la messa a norma e riapertura del Teatro Guglielmi. Non sono annunci, ma risultati concreti, frutto di una visione di governo che guarda al futuro con coraggio e determinazione, potendo considerare nel comprensorio culturale anche la Lunigiana terra Dantesca e di castelli".

"E’ un "cambio di mentalità – sottolinea il deputato della Lega – , un atto di fiducia nelle potenzialità di un territorio che non vuole più essere ai margini, ma tornare protagonista. Massa si candida per sé stessa, ma anche come simbolo di riscatto per tutta la provincia di Massa Carrara, che da troppi anni vive una marginalità politica e istituzionale figlia di scelte sbagliate e di una visione miope". Invita poi ad "andare oltre le polemiche di parte": "progetti di questa portata devono essere un terreno di unità e coesione, perché non si sta lavorando per un simbolo politico, ma per il futuro di un intero territorio". E "solo il fatto di mettersi in gioco, di credere di poter competere a livello nazionale con le sue migliori energie, rappresenta già una vittoria culturale e civica".