GABRIELE NUTI
Cronaca

“Per un errore di percorso e il ponte a senso unico il medico non è mai arrivato a soccorrere mio padre”

“Per fortuna sono un soccorritore e ho subito stretto la cintura al braccio di mio babbo per rallentare l’emorragia”

Un'ambulanza del 118

Un'ambulanza del 118

Calcinaia (Pisa), 4 luglio 2025 – “L’errore umano ci sta, in qualsiasi lavoro e in qualsiasi circostanza. Ma sono i ponti di Calcinaia e Fornacette aperti solo a senso unico il vero problema che avrebbe potuto costare la vita a mio padre che si è tagliato l’avambraccio con una mola mentre stava facendo dei lavori a casa”. Sono le parole di Francesco Lazzereschi.

“La chiamata al numero unico 112 è delle 16,41 – racconta Francesco – Mio padre Luciano, di 73 anni, stava tagliando un paletto quando la mola gli è scivolata e ha colpito l’avambraccio sinistro. La fuoriuscita di sangue è stata molto copiosa. Io ero andato a prendere mia figlia e appena sono arrivato i vicini, che ringrazio infinitamente per il loro intervento e il supporto, avevano già chiamato i soccorritori. E’ arrivata l’ambulanza e poco dopo abbiamo sentito la sirena dell’automedica che stava arrivando a Oltrarno dove abitiamo da via Giovanni XXIII.

Ma, per errore, invece di svoltare, ha proseguito sul ponte e a quel punto non è stato possibile tornare indietro perché l’attraversamento dell’Arno è a senso unico per lavori. Altrimenti avrebbe potuto svoltare alla rotatoria e arrivare dopo un minuti. Ho spiegato la situazione al 118. Per fortuna sono un soccorritore e ho subito strinto la cintura dei pantaloni del mio vicino di casa al braccio di mio babbo per rallentare l’emorragia. In queste condizioni la centrale del 118 ci ha detto di partire subito con l’ambulanza verso l’ospedale perché aspettare che il medico arrivasse passando da Fornacette sarebbe stato un tempo troppo lungo. Mio padre è stato operato a Livorno.

La situazione dei ponti è molto pericolosa. I lavori devono essere fatti in fretta per evitare altri casi del genere”.