Luca Boldrini
Cronaca

Il killer Vasile e l’agghiacciante fine di Denisa. La moglie incredula davanti alla confessione

La chiusura delle indagini su Frumuzache rivela i particolari dietro all’uccisione della giovane escort. Dopo il delitto sarà potenziata la videosorveglianza a Prato

I rilievi della Scientifica (foto Goiorani) e, nel riquadro, Vasile Frumuzache

I rilievi della Scientifica (foto Goiorani) e, nel riquadro, Vasile Frumuzache

Prato, 3 settembre 2025 – La fine delle indagini per la morte di Maria Denisa Paun non è il capitolo finale di una storia orrenda. Rimangono infatti alcuni fronti da chiarire.

Questa mattina la Procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, ha dato notizia della chiusura delle indagini notificata al reo confesso Vasile Frumuzache, rumeno di 32 anni, guardia giurata, che nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorsi strangolò la escort 30enne nella stanza del residence di via Ferrucci a Prato dove la giovane si incontrava con i suoi clienti. Un delitto che per chi indaga è premeditato.

Il film dell’orrore

Nella stanza 101 si consumò tutto: prima il sesso, poi la morte. Frumuzache le strinse le mani al collo mentre si trovava sopra di lei e alle sue spalle, sul letto. Poi l’orrore che fece seguito all’orrore: per gli investigatori la ricostruzione è quella confessata dalla guardia giurata. Il corpo di Denisa chiuso in una valigia nera poi messa nel bagagliaio dell’auto insieme al trolley della ragazza, l’arrivo in zona Panteraie a Montecatini Terme e la descrizione di una scena da film horror: il cadavere decapitato nascosto tra i rovi, la testa bruciata con benzina e legna, il tutto per cercare di far sparire le tracce. 

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Restano però dei punti interrogativi: la Procura mette nero su bianco che Frumuzache ha agito “in concorso con altri soggetti allo stato non identificati”. Complici quindi da individuare.

Ci sono altre vittime?

L’altra questione irrisolta: oltre a Denisa e all’altra vittima – Ana Maria Andrei, che era scomparsa nell’agosto 2024 – ci sono altri omicidi? Che Frumuzache fosse capace di uccidere senza troppi problemi lo dimostrano i fatti. Lo ha detto lui stesso non solo a chi indaga, ma anche alla moglie, conversando dal carcere. La reazione della donna è stata – nella descrizione della Procura laniera – di “incredulità”. Probabilmente non si era mai resa conto di aver accanto non un amorevole marito e padre di famiglia, ma un assassino senza scrupoli. Ma la sua attività di assassino è ferma a due donne uccise o ci sono altre vittime? Un dubbio che rimane sul tavolo degli inquirenti, che infatti hanno spiegato che le “investigazioni volte a verificare se abbia commesso ulteriori omicidi rispetto a quelli confessati sono in corso”. 

Visto dalla criminologa. Denisa e Ana vittime di un mostro mimetico
Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei, le due donne uccise in Toscana e delle quali Vasile Frumuzache, fermato per il duplice omicidio, ha fatto ritrovare i corpi

Il movente

Per quanto riguarda il movente: perché Frumuzache ha ucciso Denisa? La sua versione è quella di una reazione a un ricatto. Il 32enne rumeno sostiene che la escort gli avrebbe chiesto diecimila euro per comprare il suo silenzio, pena la rivelazione alla moglie del tradimento. Sarà proprio così?

La "sveglia” data al Comune

Sulla scorta di quanto successo nel residence di via Ferrucci, la Procura nei mesi scorsi ha dato la sveglia al Comune di Prato. L’ufficio di Tescaroli usa diplomazia nell’indicare “criticità emerse nell’indagine” a causa delle difficoltà e della lentezza nell’acquisire le immagini delle telecamere di videosorveglianza. “L’invito rivolto a far installare più telecamere e a potenziare i server per consentire l’acquisizione dei dati memorizzati dalla città di Prato è stato raccolto”, dicono da piazzale Falcone e Borsellino, spiegando che il presidente della Regione Giani e il commissario straordinario Sammartino hanno provveduto a degli “stanziamenti dedicati” mentre il ministro Piantedosi ha assunto “uno specifico impegno a provvedere” nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che il capo del Viminale ha presieduto in città il giorno di Ferragosto.