
Maria Denisa Paun, 30 anni, uccisa a Prato lo scorso 15 maggio: i suoi resti sono stati ritrovati nel campo accanto al casolare
Una bara bianca. E davanti una croce dello stesso colore, di legno dipinta. Semplicissima. Sopra il nome di una ragazza strappata alla vita troppo presto e in modo atroce: Maria Denisa Paun. Si è tenuto sabato a Dejesti, piccolo comune nella regione della Moldavia, il funerale della 30enne uccisa da Vasile Frumuzache nel residence Ferrucci a Prato, e poi decapitata e abbandonata in un casolare a Montecatini, tra i rovi.
Inizialmente la procura di Prato ha aperto un fascicolo per sequestro di persona e sono partite le ricerche della donna i cui telefoni erano muti da quella notte. Una ventina di giorni dopo, il cadavere decapitato è stato trovato in un campo incolto sulla collina delle Panteraie. L’assassino è stato incastrato dalle immagini delle telecamere della zona di via Ferrucci che lo hanno ripreso mentre usciva dal residence con le valigie di Denisa.
In seguito il killer ha confessato l’omicidio di un’altra escort, Ana Maria Andrei, 27 anni, i cui resti sono stati trovati nello stesso campo a Montecatini. Le indagini vanno avanti per capire se ci siano altre vittime e se Frumuzache avesse un complice. L’attenzione degli inquirenti si stanno concentrando su una telefonata di 40 minuti partita dal telefono di Frumuzache quella notte verso un’altra utenza a lui intestata.