
Il progetto si propone di promuovere. qualità e innovazione nella didattica Stem attraverso attività laboratoriali
"Investire nella didattica Stem significa dare strumenti concreti a studenti e studentesse, contribuendo a ridurre i divari e a costruire una cittadinanza scientifica inclusiva". L’Università di Pisa ha ricevuto un finanziamento da circa 200mila euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il progetto "Laboratori di cittadinanza scientifica"Unipi è infatti tra i nove atenei del Centro-Nord selezionati dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’avviso pubblico "STEM Università 2024", che mira a rafforzare l’insegnamento nelle scuole superiori delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (le cosiddette Stem) e dunque favorire la parità di genere nelle discipline scientifiche. Il progetto pisano, coordinato dalla professoressa Elena Bonaccorsi e dal professor Mirko Maracci, si articola in laboratori pensati come spazi di co-progettazione con le scuole, in cui la dimensione teorica si intreccia a quella pratica. Ogni percorso prevede attività sperimentali e momenti di confronto in classe, con l’obiettivo di rendere la didattica più partecipata, stimolare il pensiero critico e rafforzare le capacità di problem solving. L’intento è anche quello di promuovere una cittadinanza scientifica consapevole e ridurre progressivamente il divario di genere che ancora incide sulle scelte formative e professionali in ambito Stem.
"L’Università di Pisa - scrive in una nota l’ateneo - porta così avanti una tradizione consolidata nella formazione degli insegnanti: questa iniziativa si inserisce in un più ampio impegno dell’Ateneo per l’orientamento e per la promozione delle pari opportunità, al centro di progetti di ricerca, didattica e terza missione". "Coi laboratori di cittadinanza scientifica ribadiamo l’impegno dell’Università di Pisa nel sostenere la formazione degli insegnanti e nel rafforzare la collaborazione con le scuole del territorio – sottolinea la professoressa Cecilia Iannella, delegata del rettore per la formazione insegnanti –. Investire nella didattica Stem significa dare strumenti concreti a studenti e studentesse, contribuendo a ridurre i divari e a costruire una cittadinanza scientifica inclusiva. Non è un caso che l’iniziativa sia stata sostenuta dal Dipartimento per le Pari Opportunità: lo sviluppo delle competenze scientifiche deve procedere insieme all’attenzione per l’inclusione di genere".
Mario Ferrari