di Mario FerrariPISAUn ponte tra l’Università di Pisa e la popolazione palestinese, capace di offrire a giovani studenti e ricercatori non solo il diritto allo studio, ma anche una via di fuga dalla guerra. L’Ateneo pisano sta definendo un importante progetto di accoglienza: si tratta dei "Corridoi Universitari" verso la Striscia di Gaza, un’iniziativa che permetterà a studenti rifugiati di accedere ai corsi di laurea dell’Università di Pisa grazie a speciali visti legati a borse di studio. Un modo sicuro e legale per favorire l’ingresso in Italia di giovani in difficoltà, promuovendo concretamente il diritto allo studio e, indirettamente, contribuendo a salvare vite. Un gesto di responsabilità civile e di cooperazione internazionale, che mette il sapere al centro di un’azione umanitaria.
Nel merito del progetto, l’Università di Pisa prevede l’erogazione di due borse di studio, destinate rispettivamente a uno studente e a un ricercatore originari della Palestina. Le borse permetteranno ai beneficiari di frequentare corsi singoli o percorsi di laurea magistrale. Nel caso dei ricercatori, sarà inoltre possibile svolgere attività di studio, ricerca e collaborazione con i dipartimenti dell’Ateneo. L’obiettivo dei Corridoi Universitari è duplice: da un lato, favorire l’alta formazione e lo sviluppo personale e professionale di giovani provenienti da contesti di estrema fragilità; dall’altro, promuovere la qualificazione scientifica e culturale attraverso l’inserimento, seppur temporaneo, in un contesto accademico internazionale, favorendo la creazione di nuove connessioni tra comunità scientifiche.
Il progetto sarà realizzato con il supporto di un soggetto co-attuatore, attualmente in fase di individuazione, che affiancherà l’Università nella gestione operativa dell’iniziativa, in particolare per quanto riguarda l’identificazione e la selezione dei beneficiari, secondo criteri trasparenti e condivisi. L’iniziativa si inserisce nel solco delle politiche di cooperazione e internazionalizzazione dell’Università di Pisa, che sin dall’inizio ha assunto una posizione chiara sul conflitto israelo-palestinese, esprimendo solidarietà verso la popolazione colpita dai bombardamenti nella Striscia di Gaza. In più occasioni, infatti, l’Ateneo ha promosso collaborazioni con istituzioni scolastiche e universitarie palestinesi, ribadendo il proprio impegno a favore della pace, della giustizia e dell’equità sociale.