Livorno, 23 agosto 2025 – Il maltempo che ha colpito anche la costa toscana ha imposto il momentaneo stop alla balneazione in alcune spiagge particolarmente amate e frequentate. Da San Vincenzo al golfo di Baratti, passando per alcune spiagge come Salivoli, è in vigore un divieto di balneazione da ieri. Una decisione presa a malincuore, certo, ma necessaria per garantire la salute pubblica. Come mai? Dopo le forti piogge, infatti, si attiva il sistema di sorveglianza preventiva sulla qualità delle acque, che segnala il possibile rischio di sversamenti dai cosiddetti “troppo pieni” fognari. In termini concreti, significa che le precipitazioni abbondanti possono sovraccaricare le reti idriche, provocando lo scarico a mare di reflui urbani non depurati, contenenti batteri fecali. Non si tratta di un’emergenza nuova.

In Toscana, come fa sapere Arpat, la qualità delle acque di balneazione è stabilmente di livello eccellente nella grande maggioranza dei casi – dal 93 al 98% delle aree monitorate negli ultimi quindici anni – ma i temporali intensi e concentrati rappresentano un fattore di rischio. Le piogge violente dilavano i suoli e attivano gli scaricatori di piena, scaricando nei corsi d’acqua e poi in mare sostanze che abbassano temporaneamente la qualità delle acque. A volte incidono anche guasti o rotture improvvise delle condotte fognarie, che nelle zone urbane corrono spesso vicino alla linea di costa.
Per questo motivo, i comuni hanno iniziato ad adottare ordinanze di divieto preventivo subito dopo eventi meteo estremi: si preferisce ovviamente agire in via cautelativa, chiudendo momentaneamente le aree di balneazione più esposte, piuttosto che rischiare di mettere a repentaglio la salute dei bagnanti.
Il divieto resterà in vigore fino a quando Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, non avrà completato i campionamenti e confermato il rientro nei parametri di legge. E, solitamente, questo avviene in tempi piuttosto brevi.