DAVIDE COSTA
Cronaca

Estate all’Abetone, il turismo (che funziona) in Toscana. Caldo e prezzi spingono le famiglie in montagna

Benissimo a giugno, un po’ meno a luglio, ma con l'arrivo di agosto le presenze sono tornate a salire. Secondo gli operatori della montagna pistoiese si parla di almeno un 15-20% in più rispetto all’anno scorso

Estate all’Abetone, il turismo (che funziona) in Toscana. Caldo e prezzi spingono le famiglie in montagna

Abetone (Pistoia), 23 agosto 2025 – Presenze in leggera crescita quest’estate sulla montagna pistoiese. Dopo un giugno molto buono, con dati che hanno fatto registrare in alcuni casi un 15-20% in più rispetto al 2024, ci ha pensato luglio (e un meteo particolarmente inclemente, soprattutto nei fine settimana) a togliere il sorriso agli operatori del turismo, azzerando il segno più generalizzato registrato fino a quel momento. Le prime due settimane di agosto, invece, sono state positive, con una crescita rispetto all’estate scorsa nell’ordine almeno del 10%.

Approfondisci:

’Adotta una buca’. Disagi lungo la strada per la montagna, i residenti ci ridono sopra e ‘provocano’ i turisti

’Adotta una buca’. Disagi lungo la strada per la montagna, i residenti ci ridono sopra e ‘provocano’ i turisti

Merito dell’ondata di caldo africano che si è abbattuta in pianura e che, come succede spesso, porta i ‘cittadini’ a fuggire in quota per godersi il clima della montagna. Secondo Confcommercio il primo bilancio, seppur ancora parziale, evidenzia segnali positivi uniti a questioni ormai ataviche. Due sono gli aspetti principali che emergono: il grande caldo, unito ai costi delle destinazioni balneari, ha spinto una larga fetta di turismo verso la montagna, che si conferma in sostanziale tenuta rispetto a un anno fa.

Tanti turisti all'Abetone. Molti di loro scelgono di praticare sport come la mountain bike (Foto di repertorio)
Tanti turisti all'Abetone. Molti di loro scelgono di praticare sport come la mountain bike (Foto di repertorio)

Al tempo stesso è necessario rafforzare la destinazione, per non renderla esclusivamente dipendente dai fattori climatici. Confesercenti parla di una montagna viva, frequentata e capace di attrarre visitatori di tutte le età. Il mese di giugno ha fatto segnare un incremento di presenze del 15%; luglio ha avuto numeri in leggera flessione rispetto a quelli del 2024, però grazie ai campus estivi sportivi ha retto, mentre nei giorni di Ferragosto si è registrato un vero e proprio tutto esaurito. Nel mese di giugno, osservano alcuni operatori, più del 50% delle presenze turistiche è arrivato dall’estero (soprattutto Germania, Olanda e Francia), mentre per agosto si è notato un aumento della percentuale degli italiani (in particolare i ‘padroni di casa’ toscani ed emiliani, ma anche laziali).

Turisti in montagna
Turisti in montagna

Crescono anche i pernottamenti medi: quello fotografato da Confesercenti è un turismo dinamico, con una parte della clientela giovane e sportiva che sale in quota per weekend lunghi con l’obiettivo di fare attività, muoversi, vivere il territorio, mentre il resto più tradizionale (famiglie con anziani e bambini) sceglie soggiorni ancora più prolungati ma senza tornare ai livelli - ormai relegati al libro dei ricordi - delle villeggiature mensili o stagionali.

Il parere degli operatori della montagna pistoiese

"L’estate? È andata benissimo". Distilla ottimismo Davide Gavazzi, dell’hotel Regina, a pochi passi dalle piramidi granducali dell’Abetone.

Addirittura benissimo, Gavazzi?

"Per quanto riguarda l’hotel e ristorante Regina non saprei come dire altrimenti".

Qualche numero?

"Le dico solo questo: normalmente il nostro è un ristorante da 60 coperti. Quest’estate abbiamo lavorato con una media di 150 coperti. Più del doppio. Stiamo lavorando a ritmi elevatissimi. E questo da una parte ci rende orgogliosi, dall’altra ci impone una riflessione".

Approfondisci:

Bilancio di mezza stagione. Bel tempo e tanti eventi: "Non accadeva da anni"

Bilancio di mezza stagione. Bel tempo e tanti eventi: "Non accadeva da anni"

Ovvero?

"Sicuramente c’è una grande affezione nei confronti della nostra montagna. Ma dobbiamo anche essere onesti e riconoscere che in questi anni hanno chiuso talmente tanti locali che adesso l’offerta gastronomica è scarsa. E questo è tutto tranne che un segnale positivo".

In effetti sono molte le attività legate alla ristorazione che negli ultimi anni hanno chiuso i battenti…

"Questo è il problema. Soprattutto a cena, quando le persone non possono contare neppure sull’offerta dei rifugi. Con migliaia di appartamenti, bed and breakfast e affittacamere è difficile all’Abetone pensare di soddisfare la richiesta con cinque ristoranti".

Ricapitolando, mese dopo mese, com’è andata dal suo osservatorio quest’estate 2025?

"A giugno abbiamo letteralmente stra-lavorato, complice un caldo afoso in pianura che ha spinto le persone a salire in montagna. Luglio, nonostante il meteo, ha fatto registrare numeri superiori rispetto al 2024. Agosto, poi, è stato semplicemente meraviglioso".

Dovendo sintetizzare con una percentuale?

"Almeno il 15/20 percento in più".

Non tutti, però, sono così ottimisti.

"Io parlo per la mia attività. L’albergo ha funzionato bene e il ristorante risente meno dei problemi legati al brutto tempo. Ci sono persone che salgono apposta dalla pianura per venire a pranzo o a cena da noi e queste persone, di fatto, si muovono indipendentemente dal meteo".

Più cauto Rolando Galli, presidente del Consorzio Apm e della Società Abetone Funivie. "Dopo un ottimo inizio tra fine giugno e inizio luglio ci sono state tre settimane caratterizzate da un meteo sfavorevole, che hanno penalizzato le presenze. Fortunatamente il ritorno del caldo durante i due fine settimana centrali di agosto ha permesso un ottimo recupero, con un afflusso importante sia nelle strutture che nei servizi".

Senza caldo...

"Esatto. Tutto questo porta alla riflessione che la destinazione montagna sia sempre più appetita dalla clientela anche a discapito del mare (chiaramente con numeri molto diversi), ma il driver principale resta il clima caldo, in mancanza del quale le attività possibili in montagna si riducono fortemente e di conseguenza anche l’attrattività diminuisce".

Quindi?

"A oggi per poter fare un ulteriore passo in avanti e riportare la stagione estiva ai fasti del passato sarebbero necessari investimenti in infrastrutture per permettere ai turisti delle alternative anche nelle giornate di tempo incerto".

Soddisfatto Ronnie Ceccarelli (Doganaccia 2000). "La stagione sta procedendo bene grazie al meteo favorevole, ma dobbiamo lavorare in sinergia col territorio per coglierne le opportunità: è necessario essere innovativi, investendo in strutture sportive e promozione per offrire esperienze che facciano tornare i turisti e consolidare questi risultati per i prossimi anni".

2- Continua