
Boris, il gatto che ha sfidato il lupo e ha vinto: “Ora in paese non se ne vedono più”
Livorno, 22 agosto 2025 – Una storia che ha dell’incredibile. E’ quella del gatto Boris, raccontata sui suoi profili social da Duccio Berzi, uno dei massimi esperti di lupi in Toscana, punto di riferimento in materia anche per la Regione guidata dal presidente Eugenio Giani.
Boris, era stato aggredito da un lupo che lo aveva portato via davanti agli occhi terrorizzati del padrone. Il gatto era stato dato per morto, invece, dopo 11 giorni è tornato a casa.

E’ successo a
Venturina, in provincia di Livorno. Zona dove più volte sono stati avvistati i lupi. Berzi spiega che “negli ultimi anni a Venturina sono scomparsi molti gatti, uccisi dai lupi, come documentato dalle videotrappole messe dai cittadini anche lungo le strade pubbliche. Lupi urbani, specializzati nella predazione di gatti”."Il 15 luglio – prosegue Berzi – uno dei padroni di Boris, che ha già visto scomparire molti dei propri gatti, alle 5,35 sente dei rumori e vede dalla finestra di casa che un lupo è entrato nella propria resede e che sta puntando Boris. Lancia un grido per allontanarlo, ma il lupo non arretra, prende il gatto in bocca e se ne fugge via. Il padrone scende in strada, inseguire il lupo, ma questo si allontana veloce con la preda in bocca penzolante". Ma la storia, appunto, non finisce qui. Dopo 11 giorni, il 26 luglio, Boris inaspettatamente si ripresenta a casa. Ha la coda spellata, un orecchio piegato, il lembo della guancia aperto con una ferita che arriva fino ai tessuti molli.
"Boris – racconta sempre Berzi – guarisce in tempi straordinariamente brevi. Ma c'è una ulteriore sorpresa perché da quando Boris è tornato a casa, i lupi scompaiono inaspettatamente dal paese, per la gioia di molti. Cosa sia successo non è dato sapersi. Come ha fatto Boris a liberarsi dal lupo, cosa ha fatto in quegli undici giorni e cosa è successo ai lupi, che nel frattempo sono scomparsi? L'episodio in questione vale la pena che sia raccontato per far capire che quando si parla di lupi tutto può succedere e niente è scontato, che tra lupo e lupo ci può essere una differenza abissale. Negli anni abbiamo visto lupi che si ingegnavano al pari di Willy il Coyote a predare animali domestici e da affezione e lupi che semplicemente se ne fregavano, preferendo cinghiali e caprioli. Lupi che mangiavano cani più grandi di loro e lupi che scappavano di fronte ad un piccolo yorkshire (lo giuro, è accaduto) o che si lasciavano intimorire da un gatto con un po' di carattere, tipo Boris. Lupi dello stesso branco diffidenti e lupi confidenti. Tutto questo per far capire che non si deve dare niente per scontato, che gli scenari di coesistenza possono essere molto diversi tra di loro e soprattutto che in un ottica di gestione della specie non si può prescindere dalla conoscenza fine dei branchi e degli animali su cui si va ad intervenire”.