
Tyron Tomaselli con la madre Marzia Sofia Salvestrini nel ristorante ’Gustavino’
A neppure sei mesi dall’apertura i titolari dell’atelier Gustavino di via Verdi dicono addio a Carrara. A metà settembre il locale studiato per coccolare al massimo poche persone chiuderà i battenti. Si spegne un’altra luce nel centro cittadino. Il cuoco pittore Tyron Tomaselli e la madre Marzia Sofia Salvestrini avevano deciso di investire perché a Carrara si respira l’arte, e invece la tanto sperata atmosfera artistica si è scontrata contro burocrazia, mancanza di parcheggi e sanzioni.
La famiglia originaria della vicina Liguria su Carrara aveva puntato molto: l’atelier Gustavino di via Verdi, dove si servono filetti e tartare con speciali abbinamenti che le trasformano in nature morte esaltate da pennellate di salse, e lo spazio espositivo di via 7 Luglio dove Marzia Sofia espone le sue creazioni in stile ‘Gustaviano’. "A metà settembre me ne vado perché questa è una città disorganizzata - l’amaro sfogo di Tyron, che aveva completamente rinnovato il locale -. Il problema non è la mancanza di turismo ma il fatto che non ci siano parcheggi. Perché se qualcuno volesse trascorrere la serata in città non saprebbe dove parcheggiare. La città è tutta un cantiere e non ci sono più posti auto, alcune strade sono transennate, hanno chiuso il 29 luglio e iniziati i lavori il 6 di agosto. Mi sembra una disorganizzazione eccessiva e oltretutto non fanno altro che fare multe e questo non fa bene alla città. I lavori li fai a settembre quando è finita la stagione turistica, non in pieno agosto - va avanti Tyron -. All’inizio dell’estate avevo chiesto il permesso di poter mettere i tavoli fuori ma non ci hanno mai risposto". "Hanno respinto le richieste di poter mettere i tavoli all’esterno perché non sapevano la data di inizio dei lavori in via Verdi, ma questo per me è stato un danno economico - aggiunge Tyron -, abbiamo allora chiesto di poterli mettere quando non c’erano i lavori e neanche stavolta ci hanno risposto, però sono stati velocissimi a venirci a fare due multe molto salate per aver esposto fuori dal locale due tavoli realizzati da mia madre. Facciamo anche arredamento e il ristorante serviva anche come vetrina. In città non ci sono parcheggi per i cantieri, ma se per caso metti la macchina fuori delle strisce ti multano. Mi sembra una disorganizzazione eccessiva, una cosa folle: in queste condizioni non posso lavorare. Mi dispiace chiudere perché su Carrara avevamo scommesso e investito molto - conclude Tyron -, ma non ci sono le condizioni per andare avanti".
Alessandra Poggi