Arezzo, 20 agosto 2025 – “Siamo in piena emergenza”. A parlare è il sindaco di Castiglion Fibocchi Marco Ermini. Oltre 90 millimetri di pioggia caduta nel giro di poche ore e danni a non finire. Solo nel borgo, due squadre di vigili del fuoco e quattro di protezione civile con il sostegno dell’unità operativa della Fenice e dell’associazione di volontariato della Racchetta.

Abitazioni, garage e strade. Allagamenti e due frane. Una, la più importante, all’ufficio postale del paese. Un muro d’acqua che si è abbattuto ancora una volta su città e dintorni, stavolta su più punti, scandendo la giornata di ieri tra sospiri e allarme. Interventi di emergenza a Castiglion Fibocchi, dunque, e non solo.
Anche in città, ancora una volta sono molte le zone andate in sofferenza. Strade ordinarie irriconoscibili per i marciapiedi nascosti dall’acqua e sottopassi allagati, chiusi alla circolazione. Tra tutti, il Baldaccio, osservato speciale, così come quello di via Fratelli Lebole in cui il semaforo di sicurezza ha iniziato ben presto a lampeggiare. Allagato anche il sottopasso di fronte al Centro Affari, a Pratacci, a Pescaiola, a Saione e a San Zeno. Queste le zone che le due squadre de La Racchetta scese in campo hanno perlustrato durante la prima fase del temporale, quella che si è protratta fino alle 17.15, creando già i primi danni. Appena un’ora dopo, poi, il fronte temporalesco si è ripresentato in tutta la sua forza costringendo le squadre a ripartire.
E così, Corso Italia è tornato ad essere un fiume, così come molte altre strade del centro e della periferia. Anche la nuova piazza Giotto, seppure non ancora inaugurata, ha mostrato alcune vulnerabilità che hanno destato preoccupazione. Ovviamente anche i vigili del fuoco sono intervenuti: circa una decina gli interventi in atto per far fronte a vari allagamenti in tutta la città, fanno sapere dalla centrale di Arezzo.
Un’oretta circa di pioggia violenta, accompagnata da fulmini e tuoni, è bastata per rimettere in allarme la città, mentre la Sala operativa regionale della protezione civile estendeva il codice giallo per rischio idrogeologico-idraulico del reticolo minore e temporali forti a tutta la regione per la serata e per tutta la giornata di oggi.
Ma la situazione è andata peggiorando dalle 18, quando il temporale ha ripreso potenza. In azione una decina di volontari de La Racchetta che, dopo la fase perlustrativa, sono entrati in azione con idrovore per liberare strade e sottopassi dall’acqua.
Ma non è ancora finita. Arezzo si prepara ad affrontare i prossimi giorni di probabile maltempo con apprensione e con la consapevolezza che il tema della tenuta idraulica della città non può più essere rimandato. Intanto resta l’allerta: il codice giallo proseguirà almeno fino a domani, con la speranza che la pioggia non costringa città e provincia a rivedere le stesse scene viste in queste ore.
Solo pochi giorni fa, l’assessore al ciclo delle acque Marco Sacchetti, si preparava a una nuova allerta: “Saranno giorni particolari. I prossimi passi- diceva in un’intervista a La Nazione- saranno nella direzione della prevenzione e del ripensamento, dove possibile, del sistema fognario”.

