
Lara Uccini
"Non c’è da allarmarsi: i lupi non vogliono popolare la campagna pistoiese, aspettano solo di fare ritorno nel bosco, il loro habitat". Un tempo pallavolista, oggi esperta di biodiversità, attuale censitrice delle specie d’orchidea del nostro territorio per la Provincia di Pistoia nonché socia fondatrice del Centro Studi per l’Ecologia e la Biodiversità degli Appennini, Lara Uccini rassicura gli abitanti di Pontenuovo e zone limitrofe (avvistamenti vi sono stati anche tra Candeglia e Sant’Alessio), da tempo preoccupati dell’avvicinamento dei lupi alle case. "I lupi scesi a valle fanno parte di un branco familiare. Li seguo da anni – riprende Uccini –: tra questi, due nati quest’anno e uno lo scorso anno, sofferente di zoppia. Hanno caratteri distintivi, riconoscibilissimi".
Per Uccini i motivi della loro temporanea comparsa in piano sono alcuni. "Premesso che si tratta di lupi che non hanno mai dato noia a nessuno – tutti i lupi non cercano il contatto con l’uomo, anzi –, sono stati costretti a scendere a valle dalla consistente attività di bracconaggio notturno e pure dall’aumento del numero di ore cacciabili. Queste sono le ragioni: li hanno disturbati dove abitualmente vivono, costringendoli a riparare in altri posti. Poi c’è una ragione naturale: essendo cresciuto a dismisura il numero di ungulati in pianura (cinghiali, cervi, caprioli), spesso immessi illegalmente, in particolare per quanto riguarda il ripopolamento dei cinghiali, ed essendo loro predatori, stanno facendo opera di selezione naturale. Se si facessero maggiori controlli, cogliendo sul fatto e punendo i bracconieri, e si evitasse di accrescere il numero di capi illegali di ungulati, vedreste che tutto tornerebbe alla normalità in poco tempo". Quali suggerimenti dare a chi si trova il lupo a distanza ravvicinata? "Essendo predatori e trovandosi in piano, i lupi cercano di mangiare quello che trovano: attenzione allora ai piccoli animali: meglio tenerli in casa. Per allontanarli dai luoghi è semplice: basta battere forte le mani. Si spaventeranno, spostandosi. Il lupo non fa male e non deve fare paura. È l’uomo d’oggigiorno, piuttosto, che fa paura e, ancora peggio, fa male. A sé e agli altri".
Gianluca Barni