DANIELE BERNARDINI
Cronaca

"Lupi senza prede in collina, si avvicinano sempre più alle case"

"I lupi hanno preso l’abitudine di avvicinarsi sempre di più alle abitazioni della Valdinievole da almeno quattro anni. Le loro...

Un recente avvistamento di un lupo in un’oliveta della Valdinievole, la mancanza di prede porta questi animali ad avvicinarsi alle abitazioni

Un recente avvistamento di un lupo in un’oliveta della Valdinievole, la mancanza di prede porta questi animali ad avvicinarsi alle abitazioni

"I lupi hanno preso l’abitudine di avvicinarsi sempre di più alle abitazioni della Valdinievole da almeno quattro anni. Le loro prede naturali non trovano da mangiare in collina e lo vengono a cercare qui. I lupi, di conseguenza, li seguono a valle". Paolo Cardelli è un selecontrollore. Sì tratta di una figura di cacciatore esperto, formato attraverso specifici corsi e abilitato, che collabora con le autorità per il controllo e la gestione delle popolazioni di ungulati selvatici, in particolare i cinghiali, per mantenere l’equilibrio faunistico e prevenire danni all’agricoltura e all’ambiente. E’ anche una guardia venatoria, autorizzata a svolgere attività di vigilanza e controllo sulla caccia in Italia, contribuendo alla salvaguardia della fauna selvatica e del territorio. Queste figure sono volontari che, dopo aver frequentato corsi di formazione e superato esami specifici, ottengono il riconoscimento di guardia giurata da parte della provincia o della regione competente.

"Il lupo – prosegue – è presente in vari punti della Valdinievole da molto tempo. In collina non è rimasto nulla da mangiare e alcuni animali, come i caprioli, sono scesi a valle per trovare cibo. I cinghiali, capaci di mangiare i cuccioli di alcune di queste specie, li hanno seguiti per non perdere la loro fonte di sostentamento. E di conseguenza, nella catena alimentare, i lupi che mangiano i cinghiali più piccoli, sono arrivati da noi".

Cardelli è contrario ad azioni eccessive per riportare la situazione in equilibrio e ricorda che l’Unione Europea sta lavorando proprio in questo senso. "Servono azioni mirate a tutela dello stesso lupo – sottolinea – affinché la catena alimentare non diventi troppo squilibrata. Credo che il lavoro dell’Unione Europea andrà a produrre delle indicazioni concrete e di buon senso. Davanti a problemi di questo genere, bisogna sempre valutare tutto con cautela".

Da.B.