STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Sepolta nel giardino di casa, in tv spunta un testimone

“Estate in diretta“ trasmette il racconto dell’uomo che raccolse, ritenendole inattendibili, le confidenze della figlia della 70enne sulla sorte della madre

Il casale nei pressi del quale è stato sepolto il corpo dell’anziana

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Arrone (Terni), 23 agosto 2025 – Spunta un testimone a cui la figlia della settantenne trovata morta sotto un metro di terra vicino alla villetta isolata di località Caroci, il 7 agosto scorso ha rivelato qualcosa della sepoltura della madre. E’ comparso ieri nella puntata di “Estate in diretta“ su Rai Uno, che ha trasmesso un lungo servizio dalla zona di Arrone e Piediluco sulla vicenda.

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L’uomo ha riferito in sostanza che quel 7 agosto incontrò la figlia della donna in forte stato d’agitazione e che lei gli fece blandi riferimenti a quella sepoltura. Versione a cui lui, che conosce la famiglia da anni, non credette.

A maggior ragione il giorno dopo quando vide casualmente in ospedale ancora la figlia dell’anziana, circostanza che di fatto lo convinse che quel racconto solo accennato di una presunta sepoltura fosse inattendibile.

Intanto sulla settantenne ieri è stata effettuata l’autopsia: i primi responsi avrebbero confermato che il decesso risale a diversi mesi fa. Sulle cause del decesso, per le quali non viene ancora definitivamente esclusa l’ipotesi di morte violenta, invece, sembra ci sia ancora molto da attendere, considerando lo stato di avanzata decomposizione della salma e la necessità di svolgere gli esami tossicologici.

Resta indagato per soppressione di cadavere il genero, che risiede ancora a quanto pare nella villetta di Caroci. I carabinieri ascoltano le varie versioni della storia che emergono nel contesto familiare: l’anziana aveva cinque tra fratelli e sorelle e sembra quattro figli, tra l’Italia e l’estero.

Nonostante ciò le testimonianze dei vicini, raccolte da “Estate in diretta“, descrivono una persona sostanzialmente sola. E’ ormai accertato che la pensione della povera donna, circa seicento euro al mese, venisse regolarmente erogata nonostante la titolare fosse morta. Le indagini dei carabinieri puntano quindi a stabilire se il denaro sia stato utilizzato ed eventualmente da chi.

L’iscrizione del genero nel registro degli indagati per soppressione di cadavere, reato tecnicamente diverso dall’occultamento ipotizzato nel fascicolo aperto inizialmente a carico di ignoti, sarebbe comunque una sorta di atto dovuto nell’ambito dell’autopsia. Resta da capire anche se il muretto di contenimento accanto al quale è stato rinvenuto il cadavere, un metro sotto terra, sia stato costruito prima e dopo la sepoltura in quel punto.

Ste.Cin.