
Appello al Comune che, con piccoli interventi, potrebbe garantire una maggiore autonomia al ragazzo e a tanti come lui
Abbiamo raccontato ieri la storia di Luca, quattordicenne affetto da una malattia neuromuscolare congenita, e della sua famiglia. Un racconto fatto di piccoli gesti quotidiani che diventano sfide, di barriere architettoniche che trasformano la normalità della vita in un piccolo borgo come quello di Tuoro in un percorso a ostacoli. Una storia che ha colpito nel profondo i lettori, suscitando commozione, riflessioni e testimonianze. Oggi quella voce non è più soltanto familiare. A raccoglierla e rilanciarla è stato il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani (Cnddu), che in una lettera ufficiale esprime solidarietà a Luca (nome di fantasia) e alla sua famiglia.
"La disabilità – scrive il presidente Romano Pesavento – non è solo una sfida personale, ma un indicatore della capacità della società di garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini. La storia di Luca e della sua famiglia illumina una realtà che troppo spesso rimane invisibile: la disabilità non è solo una sfida personale, ma un indicatore della capacità della società di garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Le barriere quotidiane – marciapiedi interrotti, scale, bagni inaccessibili – non sono semplici problemi tecnici, ma ostacoli all’autonomia, alla socializzazione e alla partecipazione culturale e civile. Piccoli interventi infrastrutturali, come una pedana davanti a un negozio o un bagno progettato con criteri di accessibilità, diventano strumenti di libertà, trasformando concretamente la vita delle persone. La vicenda di Luca evidenzia l’importanza di un approccio socioeducativo che riconosca la disabilità non come limite, ma come differenza da valorizzare. La scuola, in particolare, ha un ruolo centrale: non basta garantire l’inclusione normativa degli studenti con disabilità, ma occorre promuovere pratiche quotidiane di accoglienza, personalizzazione dei percorsi, e sviluppo di competenze sociali ed emotive in tutti gli alunni".
Il Coordinamento si rivolge direttamente a Luca con parole che commuovono: "Il tuo coraggio, la tua determinazione e la tua capacità di sorridere davanti alle difficoltà sono un faro per tutti noi. Non sei solo".
Sara Minciaroni