
I protagonisti degli orti solidali
Città di Castello, 4 luglio 2025 - Luca Varzi, Marco Bini, Giorgio Ascani e Mirko Pietosi, sono i quattro “ortolani” assegnatari di due appezzamenti di terreno da parte del comune, rappresentanti della Cooperativa sociale “La Rondine a Maccarello”, che il lunedì, martedì e giovedì, sotto lo sguardo vigile degli operatori Giacomo Augusto Cacciatori e Luca Montanucci, seguono tutta la produzione mettendo in pratica le competenze acquisite accettando i consigli dei più esperti anziani e pensionati che animano il polmone verde “bio” di Città di Castello tanto caro alla comunità locale.
Definire semplicemente orti quei due appezzamenti che da un anno sono utilizzati per sviluppare esperienze di coltivazione della terra rivolte e favorire lo scambio intergenerazionale con gli anziani assegnatari dei terreni, è davvero riduttivo. Attraverso la coltivazione dei prodotti, il contatto con la natura diventano strumenti preziosi di un’azione educativa e lavorativa insieme con una forte valenza ergo-terapica. L’orto sociale diventa un momento di incontro e confronto di vite ed esperienze diverse che ha il compito di trasformare le fragilità in risorsa.
Luca, Marco, Giorgio e Mirko in maniera costante portano il loro contributo proseguendo il percorso di crescita. E c’è di più. Grazie ad un progetto denominato “Vivo in Centro”, i ragazzi sperimentano la vita in autonomia in un contesto protetto ma realistico. Uno spazio in cui i giovani possono mettersi alla prova, imparare a gestire piccoli compiti quotidiani, organizzare il proprio tempo, convivere con i coetanei e, soprattutto, acquisire fiducia in sé stessi. In poche parole, zucchine, pomodori, insalata e ortaggi vari che producono nei due appezzamenti degli orti sociali poi vanno a finire in parte sulla loro tavola e alla Cooperativa di agricoltura sociale a cui appartengono.
Il loro sogno ora però è quello di poter portare un giorno al mercatino settimanale i loro prodotti e venderli così da diventare attori protagonisti a tutto tondo della filiera bio-solidale. “Questo progetto ci vede ancora una volta protagonisti della comunità attraverso uno scambio intergenerazionale - ha dichiarato Marco Romanelli presidente della Cooperativa La Rondine a Maccarello - dove si va oltre il concetto di disabilità e di terza età, ma si parla di persone, persone che rendono possibile il successo di progetti sociali. L’impegno del gruppo di ragazzi durante la settimana permette non solo di rafforzare le loro competenze, ma anche nel creare legami e relazioni con i pensionati presenti presso gli orti, possiamo definirlo uno scambio di saperi reciproco“.