LUCA FIORUCCI
Cronaca

Carceri ancora ad “alta tensione“. Nuovo allarme del garante : "Rischio implosione, giorni di fuoco"

L’avvocato Caforio: "A Terni arrivati altri 170 detenuti psichiatrici, la questione Rems va sbloccata". Confronto con la presidente Proietti per definire interventi urgenti e affrontare le criticità sanitarie.

Il garante dei detenuti Caforio, in questi giorni, ha visitato i carceri di Terni e Orvieto

Il garante dei detenuti Caforio, in questi giorni, ha visitato i carceri di Terni e Orvieto

"Tensione altissima" nelle carceri umbre. In un Ferragosto estremamente caldo anche, e in particolare, per la generale situazione che si registra. Una condizione di vivibilità, e di lavoro, che sembra peggiorare sempre di più. Lo sottolinea il garante regionale dei detenuti, Giuseppe Caforio, reduce da un nuovo sopralluogo nelle strutture di Orvieto e di Terni. "Si vive in un equilibrio delicatissimo che viene mantenuto grazie alla professionalità e alla dedizione del personale di polizia penitenziaria che evitano l’implosione e a cui voglio rivolgere un sentito ringraziamento. È grazie alla capacità di gestione che nelle carceri umbre si sono evitati gli episodi estremi che hanno caratterizzato, a livello nazionale, proprio il periodo di Ferragosto". Il quadro che è emerso dalle due visite, sottolinea l’avvocato Caforio, è decisamente critico in entrambe le strutture: "A Orvieto ci sono 130 detenuti a fronte di una capienza di 80. A Terni, sono 600 contro i 420 previsti. Con il rischio che nelle celle, dove già alloggiano in quattro, si possa arrivare a cinque o a sei. Senza dimenticare che sarebbero progettate per due detenuti. Facile immaginare in quale condizione di estrema difficoltà possano vivere. Anche da un punto di vista igienico sanitario". E oltre al sovraffollamento, la questione dei detenuti psichiatrici: "Solo a Terni ne sono arrivati 170, dalla Toscana in particolare. Trasferimenti che non piacciono a nessuno, detenuti estremamente critici per i quali non ci sono risorse e strutture adeguate. Sono ancora una volta gli agenti della penitenziaria a sopperire a tutto. A loro va la mia solidarietà anche perché, a fronte dello sforzo, si sentono abbandonati". La questione Rems continua a essere centrale: "Ne serve una in Umbria. L’accordo, che risale a una decina di anni fa, con la Toscana, per posti nelle sue strutture non funziona, è solo spreco di soldi. Dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, sulla Rems abbiamo registrato disponibilità, come da parte di altri sindaci. È necessario sbloccare questa situazione al più presto, non si può rinviare più, e serve proseguire sulla strada che i primi riscontri dalle amministrazioni hanno iniziato a tracciare". Sul fronte sanitario, Caforio si è confrontato, alla vigilia di Ferragosto, con la presidente della Regione, Stefania Proietti: "stiamo immaginando interventi urgenti per rafforzare l’apparato medico sanitario delle carceri, dove, come noto, non solo vi è carenza ma vi è proprio difficoltà nel reperire medici che diano continuità assistenziale". Rimane aperta la questione del provveditore per l’Umbria, "ci auguriamo venga nominato presto".

Luca Fiorucci