ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Palio, una mossa che fa discutere: l’entrata ‘a chiamata’, la posizione dell’Onda, il mossiere

Da sempre argomento principe dei dibattiti post Palio, questa volta gli accenti sono stati più esasperati del solito. Proviamo a vedere quali sono i tre principali nodi della questione

Palio, una mossa che fa discutere: l’entrata ‘a chiamata’, la posizione dell’Onda, il mossiere

Siena, 18 agosto 2025 – La mossa è da sempre argomento principe dei dibattiti post Palio, questa volta gli accenti sono stati più esasperati del solito, da parte dei diretti protagonisti (capitani e fantini) per non parlare della marea social. Proviamo a dividere in tre grandi temi l’argomento mossa del 16 agosto, per come è emerso nelle discussioni di queste ore: la dinamica della rincorsa ’chiamata’ dal Leocorno; la regolarità o meno della mossa stessa; il futuro di Renato Bircolotti sul verrocchio.

L’Onda appena oltre il verrocchino al momento dello sgancio del canape e la partenza considerata valida da Bircolotti (Foto Lazzeroni)
L’Onda appena oltre il verrocchino al momento dello sgancio del canape e la partenza considerata valida da Bircolotti (Foto Lazzeroni)

La mossa ‘a chiamata’

Ha del surreale una parte del dibattito post mossa. L’accordo tra chi è tra i canapi e chi è fuori è l’essenza stessa di questa fase del Palio, o forse si pensa che dopo la prima uscita dai canapi i fantini, nell’affollarsi concitato e chissà quanto efficace intorno al loro collega di rincorsa, parlino del tempo o della prossima cena? E la ’chiamata’ più o meno plateale è sempre esistita, senza andare troppo indietro basti pensare all’agosto 2024 con Tittia ancora protagonista, con il giubbetto dell’Istrice, e la Civetta di rincorsa.

Semmai Giovanni Atzeni dovrebbe domandarsi quanto sia efficace la partenza ingambata per smarcarsi dalla rivale: una volta è andata male, una malissimo. Perché se chi è al canape è bravo a interpretare la situazione, parte comunque con un leggero vantaggio, vedi in questo caso Gingillo e Velluto.

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La regolarità della mossa

Qui sta l’unico dibattito possibile e giusto: la mossa era valida o no? La rincorsa era entrata oppure no e in questo caso il mossiere avrebbe dovuto far scoppiare il mortaretto? È l’unico dubbio che dovrebbe riguardare l’uomo del verrocchio, non certo gli accordi, le ’chiamate’, le scelte strategiche delle Contrade tra i canapi e di quella fuori. Il fermo immagine è eloquente: al momento dello sgancio, l’Onda è appena fuori dal verrocchino. La mossa poteva dunque essere anche annullata, ma di certo non era platealmente falsa come quella del luglio 2024, quando la Lupa era ancora a un paio di metri dal verrocchino. E basta fare una rapida carrellata del recente passato per verificare che di mosse così ne sono state date a più riprese, in tempi nei quali i cavalli sono sempre più preparati e pronti a scattare alle sollecitazioni dei fantini tra i canapi e i tempi del via si accorciano. Non che sia una giustificazione, ma succede e succede spesso.

E dopo quaranta minuti di mossa decisamente complicata, Bircolotti può aver pensato che, a fronte di un buon allineamento delle nove Contrade e con la rincorsa ’quasi’ buona, un annullamento avrebbe poi rischiato di portare a una mossa peggiore con il passare del tempo.

L’eventuale valutazione del comportamento dei fantini tra i canapi (in alto e in basso nello schieramento) competerà poi all’amministrazione comunale.

Palio, l'unico dibattito possibile e giusto: la mossa era valida o no? (Foto Lazzeroni)
Palio, l'unico dibattito possibile e giusto: la mossa era valida o no? (Foto Lazzeroni)

Il mossiere

Alcuni capitani si sono espressi subito per un cambio del mossiere: in diretto riferimento alla mossa la Civetta, per un tema di sostanziale incompatibilità la Pantera. Argomento di confronto sul futuro del mossiere più che lecito e doveroso. Non è un mistero che il rapporto tra alcuni capitani e Bircolotti non sia stato idilliaco prima e sia peggiorato adesso: la riunione pre Palio in cui, tra l’altro, è stato in sostanza posto un freno alle comunicazioni esterne del mossiere, è un sintomo che alcune crepe ci sono.

E la replica (“ognuno ha il suo carattere, io sono Renato Bircolotti”) è una riaffermazione della propria personalità suffragata da una lunga esperienza. Il capitano della Pantera Ghelardi ha invocato un mossiere dedicato solo al nostro Palio. Ora si apre il tempo per pensarci e guardare già al 2026. La responsabilità dell’indicazione è come sempre in mano ai capitani.