DIEGO MANCUSO
Cronaca

Dall’America al Bruscello. Susan, dama sul palco: "E’diventato la mia vita"

Per tutti Sue - Pflederer, 81 anni, con il marito appassionati della Toscana "Non vogliamo sentirci americani, stranieri, viviamo in Virginia ma quando si avvicina l’estate non vediamo l’ora di venire a Montepulciano".

Per tutti Sue - Pflederer, 81 anni, con il marito appassionati della Toscana "Non vogliamo sentirci americani, stranieri, viviamo in Virginia ma quando si avvicina l’estate non vediamo l’ora di venire a Montepulciano".

Per tutti Sue - Pflederer, 81 anni, con il marito appassionati della Toscana "Non vogliamo sentirci americani, stranieri, viviamo in Virginia ma quando si avvicina l’estate non vediamo l’ora di venire a Montepulciano".

È gioiosa, allega, il ritratto della felicità, Susan - per tutti, Sue - Pflederer quando, appena indossato l’abito da dama di alto lignaggio (che ne esalta la figura elegante e curatissima), si avvia verso il sagrato del Duomo di Montepulciano, palcoscenico del Bruscello. Non ha una parte da protagonista, l’81enne cittadina statunitense, fa parte del popolo che si unisce ai cori e sottolinea, mimando gli stati d’animo, le fasi dell’intreccio. Ma l’impegno che mette è sempre altissimo: "Quando abitiamo qui, a Montepulciano, durante l’estate, il Bruscello (e, da qualche anno, anche la Corale poliziana) diventano la mia vita. Da maggio – prosegue Sue – proviamo almeno una volta alla settimana; poi, negli ultimi quindici giorni, tutte le sere, fino a tarda notte: io mi reputo fortunata, perché abito vicino e non ho impegni, ma ammiro le persone che lavorano tutto il giorno e magari vengono anche da lontano ma non perdono neanche una prova". È una storia che abbraccia tutto il globo terrestre, ma anche d’amore per la musica e per la Toscana, quella di Sue Pflederer: "Ho sempre amato la musica, il canto e il pianoforte, non l’ho mai studiata ma ho anche realizzato tre cd, per gli amici. Mio marito è stato per trenta anni manager dell’industria chimica (ha raggiunto il grado di vicepresidente del colosso Monsanto, n.d.r.), abbiamo vissuto a Singapore, a Hong Kong, a Tokyo e in Brasile, poi – dopo un breve periodo a Siena – abbiamo scoperto Montepulciano, il posto più bello del mondo, e ci siamo fermati". Per i primi cinque anni la famiglia prendeva una casa in affitto poi, diciotto anni fa, ne hanno acquistata una, nel centro storico. "Non vogliamo sentirci americani, stranieri – spiega Sue –, i nostri amici di Montepulciano sono per noi come una famiglia, ci vogliamo bene e noi siamo felici di questa situazione. Una nostra vicina di casa – riflette poi Sue, mostrando sensibilità e capacità di analisi – è morta all’età di 106 anni e non si era mai mossa da qui; noi abbiamo attraversato il mondo, eppure ci sentivamo uguali a lei, le volevano bene e eravamo ricambiati". L’esistenza condotta viaggiando ha ampliato proprio i confini geografici di questa famiglia: una figlia, Kelly vive a Pechino dove, insieme al marito, insegna in una scuola internazionale; Mark, il maschio, vive a Sidney, in Australia, con la moglie e i figli, mentre Lisa, scrittrice e redattrice di un editore statunitense, dopo aver vissuto a Firenze, si è trasferita anche lei a Montepulciano; una nipote, Ella, figlia di Lisa, dottoressa forestale, è andata a vivere a Pizzoferrato, villaggio abruzzese di meno di mille abitanti, dove con il compagno, originario del luogo, ha impiantato una fattoria. "Io sono nata nell’area di Chicago e la maggior parte dell’anno viviamo a Williamsburg, una piccola città in Virginia – ammette Sue – ma quando si avvicina l’estate, non vediamo l’ora di volare verso Montepulciano". Quell’espressione gioiosa che Susan sfoggia nei panni di bruscellante si è trasformata in sorpresa e poi in emozione quando, davanti alla platea gremita, ha ricevuto dalle mani del Sindaco Michele Angiolini, del presidente della Compagnia popolare, Marco Giannotti, e di Susanna Crociani, il premio intitolato a Arnaldo, babbo di Susanna, proprio per il suo straordinario impegno. "Sono felice e orgogliosa di far parte del Bruscello" ha detto dal palco. Il secondo premio annuale è stato assegnato alla Maestra Chiara Giorgi, direttrice del coro dei bambini (e non solo). ‘Paolo e Francesca’, il Bruscello 2025, va in archivio con un chiaro successo che dà forza all’attività della compagnia.

Diego Mancuso