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Gioia immensa di Nerozzi: "Gingillo, un capolavoro. La vittoria per mia moglie"

Il capitano del Valdimontone era mangino nell’ultimo Palio vinto dai Servi "Anda e Bola era il cavallo con le caratteristiche giuste per Giuseppe Zedde" .

Tutti insieme in Duomo per ringraziare la Madonna e cantare il te Deum

Tutti insieme in Duomo per ringraziare la Madonna e cantare il te Deum

Un gruppo di ’amici’ quello che ha vinto il Palio delle stelle. Da tanti anni, uniti e affiatati. Una famiglia. Il gioco di squadra, unito a un pizzico di fortuna, ripaga. "Una corsa stupenda, in particolare ho visto la mia. Guardavo Gingillo. Una partenza bellissima, il primo San Martino ottimale... poi un pizzico di paura in fondo l’ho avuta, quando arrivava il Leocorno", le prime parole del capitano Aldo Nerozzi che aveva ripetuto, nei giorni scorsi, di volere con tutte le forze questa vittoria.

Una grande mossa da parte di Gingillo. "Ha fatto un capolavoro e lì s’è staccato da tutti". Quanto ci credeva il capitano Nerozzi in questo cavallo? "Parecchio". E nel fantino? "Di più". Torniamo alla mossa: non semplice ma Gingillo sempre pronto a partire. "Direi di sì. E’ stata una mossa particolare, c’era parecchio movimento nelle parti basse. Poi quel cavallo dell’Aquila un po’ calciava. Però Giuseppe è sempre stato al suo posto, attento. Pronto a partire. Quando è stato il momento l’ha colta proprio precisa".

Quando si diceva che il Valdimontone avrebbe tirato un calcio di rigore? "L’ha detto il mio priore alla cena della prova generale, ha esagerato un gocciolino. Perché nel calcio di rigore bisogna fare rete quasi sempre. Un pochino mi ha fatto pensare, però abbastanza convinto". A cavalli scelti Anda e Bola era quello che Nerozzi voleva di più? " Sì. Non che altri li avrei disdegnati, però Anda e Bola mi piaceva in particolare per le caratteristiche di Giuseppe Zedde".

Un po’ di paura al Casato, dunque... "Eh, un pochina sì. Ho visto il Leocorno che arrivava fortissimo e lì Giuseppe è stato bravo perché ha cercato di chiudere le traiettorie nel modo corretto". A chi dedica Nerozzi questa vittoria? "Prima di tutto a mia moglie che è deceduta all’inizio di giugno, poi naturalmente alla mia famiglia, a mio nipote e a tutte le persone che mi vogliono bene. Sono tantissime". Quanta è la felicità? "Sono contento perché questo è un popolo che se lo meritava".

Emozioni personali? "Emozioni ho da provarle perché ancora non c’ho capito niente. Ripeto, felice di quello che è stato e di quello che ho fatto". Un Palio costruito. "Sì, costruito ed un fantino che ho voluto montare". Mai avuto dubbi sul voler rimontare Gingillo. "Appena uscito dal Comune, dopo l’estrazione, avevo detto ’spero che mi tocchi un cavallo buono e di poter rimontare Gingillo’". Il capolavoro di Giuseppe... "E’ stato dall’inizio alla fine".

Sommerso di abbracci e pacche sulle spalle il capitano Aldo Nerozzi che è arrivato nell’oratorio dei Servi accolto da ali di folla. Giovani e vecchi, ragazzini che correvano a prendere le bandiere, altri che correvano dal cavallo. Qualcuno si è anche sentito male per la gioia così forte ed è arrivata l’ambulanza.

La.Valde.